Come preannunciato dai bolletini meteo un’intesa ondata di maltempo sta attraversando il nord ovest dell’Italia. Le precipitazioni sono andate intensificandosi nel corso della serata di lunedì, anche con la formazione di forti temporali. Molto alta per la stagione la quota neve, fissata a 1300-1500 metri.
Notte di interventi senza sosta per i Vigili del fuoco di Cuneo, in tutta la provincia - anche se l'area più colpita pare essere quella del saluzzese. A Ormea è crollato un muro sottostrada sulla comunale per la frazione Eca e una frana che ha invaso la strada provinciale per la frazione Prale e per Caprauna e Alto. Un piccolo movimento franoso a Dogliani ha interessato la provinciale 56 per Bossolasco. Franata una porzione di terra fra Niella Tanaro e San Michele, ma la provinciale non è chiusa. Non si contano, invece, gli interventi per case o cantine allagate: a Mondovì, nel Monregalese, nella Langa (Carrù), in val Tanaro (Bagnasco).
Sotto controllo il livello dei fiumi. A Garessio il Tanaro si è alzato di circa un metro, ma la situazione è ampiamente sotto controllo. L'assessore cebano Mara Garelli: «Non è stata attivata protezione civile, bollettino Arpa da criticità 1. Questa notte dovrebbero smettere le piogge intense». Secondo il bollettino dell'Arpa, entro le ore centrale di domani è prevista una generale attenuazione fino all'esaurimento dei fenomeni.
Si segnalano alcuni problemi nella ricezione del segnale televisivo e nell’erogazione dell’energia elettrica nella zona di Briaglia.
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Pericolo valanghe
Il grado di pericolo arriva fino a 5-Molto Forte sui settori nord-occidentali
della regione tra la notte e la mattina di domani, martedì 9 gennaio. Residue precipitazioni nevose interessano ancora, fino al pomeriggio, i settori alpini settentrionali, mentre sui restanti settori le precipitazioni sono in esaurimento dalla mattinata. La quota delle nevicate cala leggermente fino a 1000-1200m, nonostante ciò la densità e l'umidità della neve fresca sono tali da rendere il manto nevoso molto instabile. L'instabilità del manto nevoso raggiunge il suo apice tra la notte di oggi e la mattina di domani, per cui sono attese le valanghe spontanee di grandi dimensioni dai siti che non si sono ancora scaricati.
Sono possibili valanghe spontanee diffuse di medie e grandi dimensioni con possibile interessamento della viabilità e delle infrastrutture di fondovalle. Il distacco provocato è legato al debole sovraccarico sulla maggior parte di pendii ripidi, localmente anche nelle radure dei boschi, tuttavia il problema principale è legato all'attività valanghiva spontanea.