Coltivavano marijuana in casa, denunciati

Fusti di cannabis indica, che per i meno esperti si traduce in marijuana: questo è quanto hanno trovato i Carabinieri in casa di due monregalesi, uno di 20 e l’altro di 30 anni, e di due fratelli ventenni

Passione da pollice verde? Magari c’era più del semplice amore per il giardinaggio, in quei vasi. Fusti di cannabis indica, che per i meno esperti si traduce in marijuana: questo è quanto hanno trovato i Carabinieri in casa di due monregalesi, uno di 20 e l’altro di 30 anni, e di due fratelli ventenni. Tutti e quattro i “coltivatori” sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria per produzione e detenzione di sostanza stupefacente.
L’operazione antidroga è andata in porto nei giorni scorsi. Il Nucleo operativo radiomobile dell’Arma di Mondovì ha operato una serie di controlli finalizzati al contrasto del traffico delle sostanze stupefacenti che ha consentito di individuare i giovani coltivatori: «Anche noi li abbiamo controllati con… pazienza contadina – riassume con una battuta il capitano Raffaello Ciliento, comandante della Compagnia CC Mondovì –, pienamente in sintonia con le attuali pratiche agricole della zona ed in particolare con la mietitura. Abbiamo atteso che le piante maturassero il principio attivo… e che i possessori si palesassero con certezza. E poi abbiamo agito».
S.M., 20enne di Mondovì, aveva sul terrazzo di casa due piante di cannabis di circa due metri l’una e che nella successiva perquisizione veniva altresì trovato in possesso di ulteriori 60 grammi di marijuana. D.M., 30 anni di Mondovì, aveva invece nel proprio giardino una pianta di circa due metri e mezzo e materiale atto alla lavorazione della stessa. Infine è toccato a due fratelli di Mondovì, A.G. e I.G., entrambi ventenni: la pattuglia del Radiomobile li ha sorpresi a fumare hashish durante un normale controllo stradale e poi, una volta passati a perquisire la loro casa, i militari hanno trovato una pianta di cannabis indica, circa 30 grammi di marijuana e tutto il necessario alla produzione e trattazione della sostanza. Il rifiuto del conducente a sottoporsi al test antidroga faceva scattare a suo carico anche la denuncia per guida sotto l’influsso di sostanze stupefacenti.

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