La Polizia di Stato qualche giorno fa ha arrestato Y.F.B di 23 anni, originario della Costa d'Avorio e residente a Peveragno perché ritenuto responsabile della rapina perpetrata alla fine dello scorso mese di febbraio a danno della cassiera di un supermercato di Cuneo.
Dopo i fatti e nel corso delle indagini il predetto, già sospettato, non era più reperibile in questa giurisdizione.
È stato individuato alcuni giorni dopo la rapina, a Cuneo: sapendo di essere ricercato stava camminando veloce e con il cappuccio del giubbotto calato sul viso. Proprio quel copricapo, che avrebbe dovuto nasconderlo, in realtà lo ha tradito, perché i poliziotti della Squadra Volante della Questura di Cuneo – diretta dal Sostituto Commissario Luigi Chilla - hanno riconosciuto quel giubbotto, come il particolare identificativo del ragazzo straniero descritto dalla cassiera. Particolari che non solo aveva descritto la vittima rapinata qualche giorno prima, ma che erano anche stati immortalati dalle immagini della video sorveglianza.
Immediatamente i due poliziotti hanno raggiunto il ragazzo e chiesto i documenti di identificazione. Il giovane, dopo qualche minuto durante i quali fingeva di non capire e di volersi allontanare, ha esibito un documento e quando i poliziotti gli hanno detto che doveva seguirli in Questura, con la forza ha ripreso la sua carta di identità e poi ha tentato di fuggire. Immediata la reazione dei poliziotti che hanno cercato di trattenerlo, fino a quando però il ragazzo si è divincolato e si è allontanato correndo. Ma a quel punto i poliziotti conoscevano il suo nome: a suo carico già diversi reati. È stato denunciato per rapina aggravata, violenza e minaccia nei confronti della guardia giurata, violenza e resistenza nei confronti dei due agenti. A seguito di tali fatti il P.M. della Procura di Cuneo ha richiesto e ottenuto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Y.F.B. provvedimento restrittivo che veniva eseguito alcuni giorni dopo per il destinatario non era reperibile in questa provinc