«La donna è come il lupo: robusta, piena di energia, di grande forza vitale, capace di dare la vita, leale, errante» (“Donne che corrono con i lupi”, Clarissa Pinkola Estés)
Imprenditrici, lavoratrici, studentesse, insegnanti, con incarichi pubblici, nel volontariato, nello sport. Donne. Giovedì è l’8 marzo, ed è la Giornata internazionale dei diritti delle donne. Noi la chiamiamo genericamente “Festa della donna”, ricorrenza che a volte si sintetizza con una mimosa e una cena al ristorante. C’è di più, ci deve essere di più. Lo abbiamo chiesto a loro, a tante di loro. Di tanti ambiti diversi.
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Ha 27 anni, ed è il componente più giovane della Giunta di Mondovì. Una delle “quote rosa” dell’esecutivo del sindaco Adriano, di professione commercialista nello studio di famiglia. Nel suo ruolo pubblico il termine “assessore” non si declina al femminile, e non si sa se sia un bene o un male.
Assessore, come sta il mondo politico in quanto a parità di genere?
A me pare che siamo ancora un po’ indietro. Lo si nota in tanti ambienti, questo è uno di quelli. Ma potrei citare anche i direttivi delle Associazioni, le Pro loro o altri ambiti della vita pubblica. Forse dipende dal fatto che per un uomo è più facile trovare disponibilità per questo tipo di impegni.
Quindi è vero, come si diceva un anno fa quando era tempo di formare le liste, che era difficile trovare donne da “far candidare”? Come mai?
Sì, è vero. Io mi sono candidata e sono felice di questo ruolo, però so che tante hanno rifiutato. Forse c’è una parte di retaggio culturale che porta a pensare che questi ruoli siano più legati al mondo maschile. Però credo dipenda anche dal fatto che, quando si tratta di accettare questi impegni o incarichi, una donna “fa i conti” con gli impegni famigliari.
Nella campagna elettorale appena conclusa non è mai stato neppure ipotizzato il nome di un premier donna. Hillary Clinton, Angela Merkel, Theresa May… qui non ci sono. Secondo lei chi potrebbe essere la prima “capa di governo” italiana?
Premetto che non mi è mai piaciuto il discorso di chi, in campagna elettorale, dice “votatemi perché sono donna”. Però è vero, le protagoniste femminili sono pochissime. Riguardo al premier donna… non saprei, non ho una “figura preferita” in questo senso.