Jimi Hendrix (1942-1970) è uno dei nomi più importanti della storia della musica rock. Stando a Rolling Stone, si tratta del più grande chitarrista di tutti i tempi; il suo esordio al festival di Monterey (1967) con tanto di chitarra in fiamme e la sua chiusura a Woodstock (1969) con l'inno americano distorto ne fanno un'icona che travalica i confini degli appassionati, divenendo uno dei capisaldi pop del nostro immaginario.
Per questo il volume "Hendrix. The Italian Experience" di Roberto Crema (il principale collezionista e critico hendrixiano in Italia) e Federico Capitoni, presentato sabato scorso 12 maggio presso il Salone del Libro di Torino, è un'opera che può interessare un pubblico piuttosto ampio, desideroso di comprendere la specifica influenza italiana del grande autore - che visitò l'Italia nel fatidico '68 - in un lavoro accurato e documentatissimo. La prefazione del libro ha nell'intervista a Carlo Verdone un ospite di eccezione, e l'attore ha inviato anche un video che ha aperto la presentazione del volume. Verdone infatti è anch'egli un appassionato collezionista hendrixiano, cosa che viene anche citata in "Maledetto il giorno che t'ho incontrato" (1992), film in cui Verdone interpreta un critico musicale al lavoro sulla biografia di Hendrix.
Ci fa quindi particolare piacere che due musicisti monregalesi, Oliviero "Olli" Rocca e Fabrizio "Bicio" Curti, assieme a Paolo Pasi, siano stati scelti per accompagnare musicalmente la presentazione del volume durante la fiera libraria torinese. I due bluesmen sono ben noti a Mondovì per la loro appassionata competenza nella musica rock di quegli anni, e su Hendrix in particolare, e con questo evento hanno avuto modo di dimostrarlo anche nel principale festival librario italiano (da sempre aperto a contaminazioni musicali). Non resta che augurarci che la presentazione possa essere replicata a Mondovì, con l'occasione di ripetere lo show per chi non ha potuto approfittarne nella kermesse torinese. Un'experience che, siamo sicuri, sarebbe un peccato perdere.