Arrestato il “mago” che toglieva le maledizioni ai gioielli

Diceva al cliente che la maledizione era legata all’anello. Come nei film fantasy, nel libri di Tolkien o "Harry Potter". Così si prendeva i soldi, e anche il gioiello.

Si era inventato un espediente fantastico: diceva al cliente che aveva il “malocchio”, ma che la maledizione era legata all’anello. Come nei film fantasy, Tolkien o “Harry Potter”. Oppure al braccialetto, insomma a un oggetto in oro. E prometteva anche di far guarire le persone dalle malattie più gravi: sfruttando il dolore e la disperazione, si faceva consegnare denaro e gioielli. Oggi G.P., il “mago”, è ai domiciliari. Ha 56 anni, residente a Ceva ma di origini napoletane.

Le sue vittime lo contattavano anche tramite internet, dove lui si presentava come “mago sensitivo”. Le indagini dei Carabinieri sono partite dalla denuncia di una donna che ha raccontato di essersi rivolta al “mago” per disperazione a causa della grave malattia del marito (un imprenditore in pensione residente nel cebano). E lui, il mago, le aveva risposto che certo, era colpa del malocchio. «Così lei gli aveva consegnato denaro e gioielli – spiega il capitano Ciliento, comandante dei Carabinieri di Mondovì –, praticamente tutti quelli che possedeva, per un corrispettivo di circa cinquemila euro». La cosa era durata mesi, poi finalmente la signora ha trovato la forza di denunciare ai militari della Stazione di Ceva. Da qui sono partite le indagini, sotto la direzione del sostituto procuratore dott.ssa Chiara Canepa, che sono andate ben oltre il Monregalese e il Cebano, estendendosi anche ad altri comuni delle province di Cuneo e Napoli.
«Le indagini sono state complesse – racconta il capitano –, per la ritrosia delle vittime raggirate a denunciare i fatti e perché avvolte talvolta da un vero e proprio alone omertoso. Siamo ricorsi a intercettazioni telefoniche e sofisticate attività telematiche, in modo da acquisire concreti elementi di responsabilità in relazione al reato di truffa aggravata e continuata attuata dal sedicente mago».

Le vittime individuate sono quattro, tutte truffate con lo stesso metodo. Il “mago” si proclamava “esperto di attività esoteriche” e sceglieva apposta vittime in condizioni di sofferenza, come un congiunto gravemente malato o la fine di una relazione. E parlava loro di “malocchio”, una maledizione per giunta legata a un gioiello in oro: un anello, un braccialetto. Proprio come nelle storie fantasy: l’anello maledetto, il monile da purificare. Ovviamente chiedeva alla vittima di consegnargli il gioiello per il “rito di purificazione” quando (casualmente) questa non aveva nessun effetto, si passava al gioiello successivo. Sempre giocando sulla disperazione della vittima.

Oggi l’uomo si trova ai domiciliari nella sua casa di Ceva. I militari hanno anche inoltrato una segnalazione all’Agenzia delle Entrate di Cuneo trattandosi di guadagni accumulati dall’arrestato, oltre che in modo fraudolento, anche in “nero”, senza alcuna fatturazione e quindi in totale evasione fiscale. Le indagini sono tuttora in corso dal momento che potrebbero esservi altre vittime di raggiri analoghi. Per questa ragione i Carabinieri della Stazione di Ceva sono a disposizione di chiunque ritenesse di essere stato truffato dal sedicente mago.

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