Nel processo, è emerso che si fermò e scusò prima di ripartire. Per questo martedì il Tribunale di Cuneo ha assolto la cebana Maria Raviolo dall’accusa di omissione di soccorso. La donna, l’8 giugno del 2016, a bordo di un’auto aveva urtato e fatto cadere un ciclista. Per questo il giudice l’ha comunque condannata a pagare 300 euro di multa (oltre al ritiro della patente) per lesioni colpose.
«Ero in discesa a circa 40 km all’ora – ha raccontato il ciclista che si trovava in via della Consolata – quando l’auto, che era ferma su un piazzale, è partita. Ho frenato e cercato di scansarla. Non mi ha toccato ma, nella manovra, sono scivolato per terra. La macchina ha fatto retro ed è ripartita, la donna al volante è scappata come se fosse impaurita. Poi è ripassata di lì e, quando mi ha visto, ha accelerato. Ho preso il numero di targa e ho chiamato i carabinieri». «La bici - ha raccontato l’appuntato - era visibilmente danneggiata e lui lamentava dolori al polso e a una spalla».
Cebana assolta dall’accusa di “omissione di soccorso”
Nel processo in Tribunale a Cuneo è emerso che si fermò e scusò prima di ripartire