Continua in Tribunale a Cuneo il processo all’ex capo manutenzione della autostrada Torino- Savona imputato per concussione: il Pm ha chiesto una condanna a otto anni. Oggi ha parlato l’avvocato Massimo Somaglino difensore dell'ex funzionario denunciato dai titolari di una ditta di Fossano (poi fallita). Secondo la Procura l’accusato ottenne la “trasformazione”, a costi molto bassi, di un rudere da 15 mila euro a Vado Ligure in una villa bifamiliare da 600 mila. Lo stesso sarebbe avvenuto con altri imprenditori per una casa a Monastero Vasco.
Accuse che l’avvocato Somaglino respinge con forza, mettendo l’accento sulla loro non attendibilità: «Se non fosse tragica la richiesta di pena fatta dal pubblico ministero queste accuse sarebbero comiche. I Negro hanno lasciato un buco da 11 milioni cavandosela con un patteggiamento di un anno e mezzo per bancarotta fraudolenta. La richiesta delle attenuanti generiche, per loro, è stata legata al fatto che si siano fatti passare per vittime di una concussione mai avvenuta». Sempre secondo l’avvocato Somaglino, il suo assistito è stato “incastrato” perché pagò i Negro prevalentemente in nero.
Nel corso del procedimento la Procura, attraverso l'indagine della Finanza, ha portato in aula anche molti altri artigiani e imprenditori che sostengono di aver subito la concussione per non perdere appalti di lavori con l'autostrada. Somaglino: «Come mai non si sono costituito parte civile nel processo? Forse perché sarebbero stati in imbarazzo a presentare i loro documenti contabili».
Ex capo manutenzione della Torino-Savona a processo. L’avvocato difensore: «Concussione mai avvenuta»
Avrebbe ottenuto lavori, tra cui ad una casa a Monastero Vasco, a costi bassissimi da artigiani e imprenditori preoccupati di perdere appalti di lavori con l'autostrada