«C’era una specie di tumulo di terra e altri oggetti, alto circa un metro e mezzo». Lì stava il cadavere di Severino Viora: «Era messo seduto, col capo incastrato tra due rami del nocciolo. Sopra c’era una coperta, dei tappetini e una carriola». È la testimonianza di uno dei carabinieri del Nucleo operativo che hanno svolto gli accertamenti scientifici sull’omicidio di Paroldo.
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Nuova udienza lunedì 10 aprile, per il caso che vede imputata Assunta Casella: è accusata dell’omicidio del marito, il pensionato Severino Viora. La morte, secondo l’autopsia, sarebbe avvenuta per soffocamento. Ma l’uomo, stando alla perizia dei medici, prima sarebbe stato addormentato con dei farmaci. E in questo senso si inserisce una testimonianza molto importante: quella del medico di base dell’Asl, che aveva in cura l’imputata. Il corpo dell’uomo fu trovato l’8 giugno: «Lei era tra i miei pazienti – ha detto il dottore –. Il 3 giugno si fece prescrivere un sedativo».
Ulteriori particolari su L’Unione Monregalese del 12 aprile