Cosa è accaduto venerdì sera della scorsa settimana in Consiglio comunale, a Ceva, non è cosa da tutti i giorni. Solo sette consiglieri presenti, di cui 4 dell’opposizione e 3 della maggioranza. Oltre al sindaco Alfredo Vizio, in aula sono stati presenti gli assessori Mara Garelli e Paolo Penna per la maggioranza, mentre l’opposizione si è presentata al completo con Giovanni Rachino, Vincenzo Bezzone, Gianluca Garelli e Lorenzo Alliani.
Assenti: il capo gruppo di maggioranza Alberto Cajro, Giulia Iseppi, Matteo Gagino, Alessandro Merlino e gli assessori Paola Gula e Enrico Stirianotti. All’appello tutti si sono giustificati (tranne Gagino che non ha fatto pervenire comunicazione). A seguito di una domanda precisa del consigliere Lorenzo Alliani sul significato di tante defezioni, Alfredo Vizio ha ammesso una spaccatura all’interno della maggioranza. E ha spiegato la causa: posizioni divergenti sulla proposta di un insediamento produttivo ai confini con Lesegno, presentata dalla ditta “Salgaim”, azienda di Padova che si occupa della lavorazione degli scarti alimentari e macellazione.
Il vice sindaco, Paolo Penna: «Questa sera era l’occasione per poterne parlare e ognuno poteva esprimere il proprio parere. E’ una ditta insalubre. Servono verifiche e occorre adottare accorgimenti anche per tutelare altre ditte produttive esistenti. Bisogna approfondire molto l’argomento».
Il sindaco Alfredo Vizio: «Ci è stato detto che se non avremmo dato l’ok all’insediamento, il giorno immediatamente seguente i consiglieri non sarebbero venuti al Consiglio. L’ insediamento ha dati non chiari, non ci sono garanzie sotto l’aspetto degli odori. Occorrono verifiche. Le loro parole sono state esplicite, ma noi non intendiamo subire ricatti. A questo punto non so quanto questa Amministrazione potrà andare avanti… questa è la situazione».
Il capo gruppo di maggioranza, Alberto Cajro, ha spiegato la sua posizione, il giorno dopo: «Abbiamo partecipato a una riunione di maggioranza e abbiamo parlato dell’insediamento di questa azienda. Sei consiglieri su nove hanno espresso parere favorevole. Ma il sindaco e il vice hanno dichiarato di non essere interessati ai nostri pareri, in quanto spetta a loro e alla Giunta dare questo tipo di autorizzazione. Abbiamo voluto dare un segnale forte e non essere presi in giro. Non lo riteniamo un ricatto e il nostro intento non è quello di mandare a casa nessuno, ma chiediamo fortemente al sindaco di prendere atto di questa grande divergenza di idee creatasi. Non ci sono giochi di potere, ma solo in ballo dei posti di lavoro. E per noi, vengono prima di tutto».
Il Consiglio - Stante l’assenza del consigliere Cajro è così mancata la risposta all’interrogazione del consigliere Alliani su temi riguardanti l’Urbanistica, punto inserito all’ordine del giorno. Un’altra interrogazione riguardava la nuova azienda nella zona Pip presentata da Rachino e Bezzone, i quali hanno deciso di soprassedere alla discussione, rinviandola, proprio per l’assenza della maggioranza. Con questi numeri solo la presenza dell’opposizione (rimasta in aula) è stata determinante per l’approvazione di tutti gli altri punti all’odg.
Punti che sono passati solo grazie ai voti (con l’astensione) dell’opposizione che il sindaco Vizio ha ringraziato pubblicamente “per il senso di responsabilità”. In discussione c’era anche il bilancio di consolidamento, con la decisione del Comune di “lasciare” le azioni di alcune società partecipate (Società Autostradale Ceva-Albenga, Consorzio Langhe e Fingranda), restando invece nel Cfp, nell’Acda e nell’Atl.