«Non la raccontate mica giusta». A parlare è Pippo Bessone, seduto dietro un sipario nero, in un breve video messo in onda su Facebook. Con quel suo fare tipico, da ex-Lilu, si rivolge proprio ai suoi vecchi compagni di band. «Mi son detto: se non parlo nemmeno sta volta passo proprio per “fol”. Questo video è per i Trelilu: ho visto su Youtube un’intervista che avete fatto per i 25 anni di carriera, a marzo dello scorso anno». In quell’intervista, rilasciata a Paola Giannessi di “Donneingamba”, ci sono gli attuali Trelilu (che poi in realtà sono quattro), ovvero “Peru” Ponzo, Francesco “Franco” Bertone, Roberto “Bertu” Bella e Roberto “Spiegazza” Beccaria. Alla domanda sul perché di quel nome particolare dicono di chiamarsi così perché «Quando uno vede tutti gli altri pensa subito: “Guarda che Trelilu questi qui”».
Pippo Bessone, storico cantante della band che lasciò il gruppo nel 2012, venendo sostituito proprio da “Spiegazza”, ci tiene invece a ribadire la sua posizione. «I Trelilu li ho fondati io nel ‘90 e il nome “Lilu” l’ho preso da un cane che si chiamava così». E l’attacco continua: «Come fate a non ricordarvi che io ho cantato lì con voi per 20 anni e ho scritto tutto quello che oltretutto voi cantate ancora? Non vedo che problema ci sia a dire che fino a un certo momento c’ero e poi sono stato sostituito». Anche sul testo della canzone “Fontana” c’è attrito. Pippo Bessone non ci sta: «Francesco (Bertone, ndr) nell’intervista la spiega come se fosse stata scritta per un discorso sociale. La questione era un po’ diversa. Forse non ha capito il testo, ma non l’ha scritta lui quindi non può saperlo...». Pippo Bessone ora ha messo i panni di “Padre Filip” con cui organizza assieme all’“Ora Canonica” spettacoli comici in tutto il Piemonte. E l’addio ai “Lilu” lo spiega così: «Io faccio un altro lavoro, nelle Ferrovie. Nell’estate del 2012 hanno stravolto il sistema dei turni. Non ce l’avrei più fatta a continuare e portare avanti il programma di concerti estivi». E ora, rivela, potrebbe ritornare a cantare nei suoi spettacoli alcune vecchie canzoni dei Lilu. Gli ex colleghi ed amici ci tengono però a smorzare i toni. «Quell’intervista risale a più di un anno fa. Abbiamo scherzato, come facciamo sempre. Noi, quando Filippo ha scelto di lasciare per motivi personali, abbiamo deciso comunque di continuare. Stiamo facendo roba nuova e siamo contenti che il pubblico ci apprezzi».
La replica dei Trelilu
Questa la replica dei Trelilu, contattati dalla nostra redazione. «Non vogliamo fare polemiche inutili. L’addio di Filippo, per scelta sua personale, risale a ben sei anni fa. La vita nel frattempo è proseguita: abbiamo portato avanti lo spirito dei Trelilu, che – è bene ricordarlo – sono stati fondati inizialmente da Pippo assieme a due di noi, Roberto e Piero. In questi anni abbiamo prodotto due dischi nuovi, di cui uno composto da tutte canzoni originali. In più è in uscita adesso il sesto spettacolo e abbiamo avuto la possibilità di collaborare con ospiti importanti, come, tra gli altri, lo scrittore Alessandro Perissinotto o il mago Alexander. Le canzoni? Gli autori registrati alla Siae, siamo sempre stati noi quattro. E per ogni canzone “vecchia” che riproduciamo, Filippo percepisce la sua parte di diritto d’autore. Abbiamo anche fatto altre interviste, non capiamo il perché di questo video che, scherzando, potremmo definire “alla Bin Laden”. Ha scelto un altro percorso artistico e siamo contenti per lui, per noi tutti la musica ha sempre rappresentato una professione».
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