Una marcia studentesca in piena regola, per chiedere una soluzione per "la scuola che non c'è". Oggi gli studenti dell'Alberghiero - «quelli senza una scuola», come si definiscono - scenderanno in piazza per manifestare. Per chiedere alle istituzioni "di muoversi" e di farlo presto. Loro, i ragazzi e le ragazze del "Giolitti", sono quelli che ogni giorno devono fare i conti con quello che, un po' ironicamente, oggi hanno chiamato "l'Alberghiero diffuso". Una scuola che da quando è scesa la frana, è spezzettata in tre sedi diverse: alle ex Elementari di piazza D'Armi, ai "Passionisti" e al "Baruffi".
Una situazione esasperante per i docenti e gli studenti, che si trascina da oltre 5 mesi e che al momento non pare avere una soluzione definita. Alle 12 si troveranno davanti al municipio e saranno ricevuti dal sindaco Paolo Adriano e dal presidente della Provincia Federico Borgna, invitato dal sindaco in quanto è la Provincia l'Ente competente per le scuole superiori.
Il sindaco: «Sbloccati 1 milione di euro. Speriamo di poter trasformare in scuola il "Michelotti"»
Paolo Adriano, sindaco di Mondovì: «Ho invitato il presidente Borgna perché vorrei che le competenze fossero ben chiare. Il Comune ha fatto la sua parte, per quel che riguarda gli immobili di sua proprietà. In favore dell'Alberghiero abbiamo a gennaio "sboccato" 1 milione di euro che erano destinati dalla Fondazione CRC per il trasferimento dei Licei. Stiamo lavorando alla questione del padiglione "Michelotti" con l'Asl, per effettuare una permuta con edifici comunali ed acquisirne la proprietà per metterla a disposizione della Provincia. In ogni caso, come è stato detto all'ultimo incontro, a settembre potrebbe essere fruibile il corpo centrale della vecchia sede».