Non si placa la polemica fra il sindaco e il gruppo della Garello sul futuro della Biblioteca e del Polo culturale di Mondovì. Dopo i dubbi avanzati durante il Consiglio comunale due settimane fa e la seguente replica del sindaco, è piovuta sul tavolo dell’Amministrazione un’interrogazione a firma della minoranza di centrodestra (Donatella Garello, Laura Barello, Luciano D'Agostino e Guido Tealdi) per chiedere chiarezza
«La Fondazione CRC ha recentemente promosso un bando denominato "Interventi FARO" – ricordano i consiglieri –, che prevede di sostenere la realizzazione di tre progetti di ampia rilevanza sui tradizionali territori di riferimento della Fondazione (Cuneese, Albese, Monregalese), riservando a quelli che saranno selezionati un contributo di 2 milioni di euro cadauno. Tra le caratteristiche di ammissibilità e i criteri di selezione dei progetti, soddisfatti da quello proposto dal capoluogo monregalese, si evidenziano "la valenza strategica riconosciuta dal territorio in grado di generare ampie ricadute per la comunità; l'ampiezza territoriale delle ricadute; la quantità e il ruolo dei partner; la presenza di altri enti che condividono e sostengono il progetto».
Poi i toni si fanno più duri: «Le dichiarazioni rilasciate dall’Amministrazione comunale non hanno favorito una chiara espressione delle volontà della stessa amministrazione in merito alla riqualificazione e alla destinazione d'uso del complesso ex Orfane. Quindi chiediamo: qual è l'idea progettuale e di utilizzo del complesso ex Orfane da parte dell'amministrazione comunale e quale destinazione si intende dare al fabbricato? Tale idea corrisponde in toto al progetto preliminare del 2013 sulla cui base è stata definita l'idea sintetica di progetto presentata dal Comune di Mondovì nell'ambito del progetto FARO, condivisa dai Comuni del territorio e favorevolmente selezionata nell'ambito della prima fase? Nel caso in cui l'idea, come sembra, sia diversa, quali sono le differenze? Non si rischia così di compromettere il buon esito del bando stesso?». E infine, una domanda importantissima per il prosieguo del progetto: «I Comuni dell'area monregalese, che nella prima fase avevano aderito al progetto, hanno confermato la loro adesione nella fase di sviluppo?».
Le risposte arriveranno nel prossimo Consiglio comunale