Mondovì: demografia immobile e gli stranieri se ne vanno

Ventuno abitanti in meno: nell'anno appena finito Mondovì passa da 22.706 a 22.685 abitanti, una variazione dello 0,1%. In pratica, demografia immobile.

Ventuno abitanti in meno. Mondovì passa da 22.706 a 22.685 abitanti, una variazione che in percentuale pesa lo zero virgola uno. Praticamente immobile. È il sunto dei calcoli demografici di fine 2014 che tiene conto anche del completamento delle revisioni che sono arrivate dopo l’ultimo censimento. Calano anche gli stranieri, che lo scorso anno erano rimasti pressoché invariati.

Come nel 2010
Da un punto di vista demografico, Mondovì è tornata indietro di cinque anni, al 2010, quando gli abitanti erano 22 mila e 600. Continua la “stasi” cominciata l’anno scorso, mentre nel quinquennio precedente la città era stata in lenta ma comunque costante crescita. Non ci sono molte analisi da fare, il dato è lo stesso di tutta la zona: a fronte di un numero di nascite sempre minore di quello dei decessi, si è fermata l’immigrazione.

Giù gli stranieri,  su gli italiani
Il numero di stranieri, che l’anno scorso era stabile, è sceso: in controtendenza rispetto ad altri centri della Granda passano da 3.013 a 2.954, il 2% in meno. Rappresentano il 13% delle popolazione. Se si vanno a guardare i numeri in dettaglio, spiccano quelli relativi ai due più grandi flussi migratori degli anni ’80 e ’90, ovvero i cittadini di nazionalità marocchina e albanese. I primi sono calati di 60 persone, i secondi di 39: quindi in tutto un centinaio quasi esatto.
Se raffrontiamo il dato demografico complessivo (-21) con quello della popolazione straniera (-59), significa che a Mondovì la popolazione italiana è cresciuta. Semplice matematica: si passa da 19.693 a 19.731.
Quartieri: Breo cresce un po’
La situazione nei quartieri mostra un dato che stupisce: 64 nuovi residenti in zona Piandellavalle, e in generale un ripopolamento di Breo (+28 unità) che va un po’ a smentire la diceria che il centro storico si stia spopolando. L’Altipiano, che anni fa simboleggiava l’espansione della città, continua a calare. Ma sono variazioni minime, che in percentuale pesano quasi nulla.

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