«Siamo qua per portare la nostra solidarietà ai cristiani dopo i tremendi fatti di Rouen. Allah è nemico di chi compie il male». Con queste parole Hakim El Gallati, portavoce della comunità musulmana di Mondovì, domenica pomeriggio ha portato il suo messaggio in chiesa.
Anche a Mondovì, come a San Michele domenica mattina, in molte città di Italia, i musulmani hanno risposto all'invito degli imam francesi a partecipare alla messa. Sono entrati nella chiesa del Sacro Cuore, all'Altipiano, per la messa delle 18,30. Si sono seduti nei primi banchi e sono rimasti per tutta la durata della celebrazione. Al momento dello scambio del gesto della pace il parroco, don Gianpaolo Laugero, si è avvicinato a loro per dare la mano a ciascuno di loro. E sono stati tanti i monregalesi che, a messa terminata, li hanno ringraziati per il gesto. Un atto dal grande significato, non solo simbolico: è la dimostrazione che c'è "voglia di dialogo", di fratellanza, di pace ma anche di una dimostrazione pratica di questo sentimento.
«Esprimiamo alla comunità cristiana le nostre condoglianze per i terribili atti avvenuti in Francia. Parlo a nome delle due comunità musulmane che ci sono a Mondovì: questa violenza non ci rappresenta e la condanniamo. Allah è nemico di chi fa del male a chiunque: sia esso musulmano, cristiano o ebreo o di qualunque religione».
«Siamo figli di un solo Dio: quello della Pace – ha detto il parroco – Ringrazio i fratelli musulmani per le parole che hanno portato. Papa Francesco ha chiesto di costruire ponti, non muri: è questa la strada da seguire. Nei 99 nomi di Allah che elenca il Corano, il secondo è Misericordia: nel nome della misericordia stringiamoci in questa celebrazione».