Quasi 200 abitanti in meno, per la precisione 188. Mondovì scende sotto i 22.500 residenti, non succedeva dal 2008. E
se non ci fossero i profughi, che sulla residenza pesano per una trentina di unità, saremmo anche più bassi.
Lo si capiva da tempo, non è un dato sorprendente: la crescita di Mondovì si è arrestata, oggi la città sta perdendo abitanti.
Passa da 22.685 a 22.497 (10.963 maschi e 11.534 femmine), in percentuale la variazione è minuscola (meno dell’1%), ma è sempre
più indicativa della linea demografica. Soprattutto perché dimostra che la variazione più grossa sta nella popolazione di
origine straniera, che nei dati del Comune è scesa di 110 persone.
Da tre anni Mondovì perde abitanti: i numeri del passato erano imprecisi?
Il dato era prevedibile. Negli ultimi anni la città era cresciuta quasi costantemente, sino al 2012. Al primo gennaio del 2013
raggiunse la cifra di 22.806 residenti… poi la tendenza si è invertita. In tre anni la città ha perso trecento abitanti, la
decrescita è un dato evidente. L’anno scorso il calo era lievissimo, meno 21, quest’anno la perdita è nettamente più alta. E
per la prima volta dal 2008 Mondovì è scesa sotto quota 22.500. Oggi stupisce, guardando indietro, il “boom” che avvenne tra il
2007 e il 2009, quando la città crebbe di 500 abitanti in tre anni. Il dubbio è che quei numeri fossero “gonfiati” da dati
imprecisi: il censimento del 2011 e i serrati controlli sulle seconde case hanno dunque fornito una fotografia demografica più
aderente alla realtà.
La leva più numerosa è quella del 1967, ben 370. Il più anziano di Mondovì è un uomo di 104 anni, tutti gli altri centenari
sono dieci donne nate fra il 1913 e il 1915.
Stranieri: scendono al 12,6%
Altro dato inequivocabile: gli stranieri se ne stanno andando. Gli si dia la lettura che si vuole, ma è un dato di fatto che la
città (forse anche a causa del momento critico che tutta l’Italia sta affrontando) sta perdendo attrattiva per chi viene da
fuori, e forse per chi si era stabilito qui anni addietro in cerca di lavoro. Gli stranieri scendono di 110 unità, da 2.954 a
2.848 (l’anno scorso erano calati di 59). In rapporto alla popolazione complessiva, passano dal 13% al 12,6%. «Nel corso
dell’anno – dicono dal Comune – si sono registrati numerosi trasferimenti, in particolare verso la vicina Francia».
Ironicamente, se non fosse per la presenza dei contestatissimi profughi, la riduzione complessiva di residenti sarebbe ancora
più netta. Il calo si registra più o meno in tutte le etnie e nazionalità, ed è chiaramente più evidente in quelle più
presenti: diminuiscono gli albanesi (-48), i rumeni (-12), i marocchini (-31), i macedoni (-12) e i congolesi (-26).