L’appello di una settimana fa ha avuto un’eco gigantesca. Il vescovo di Mondovì aveva provato a gettare il proverbiale amo: «Chi può accogliere un profugo, si faccia avanti». Una richiesta fatta dopo un contatto con la Prefettura, che prevede l’arrivo in Granda di 300 nuovi rifugiati richiedenti asilo. Qui scatta il contatto con la Diocesi, che a sua volta ha rivolto la domanda ai monregalesi. Alle stesse condizioni degli alberghi, ovviamente: chi li ospita, albergo o privato, verrebbe pagato 30 euro al giorno, 900 auro al mese. Già una decina di famiglie hanno dimostrato interesse e contattato la Caritas.
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La polemica sul web: dettagli su L'Unione del 25 febbraio
LETTERA: «Perché non li ospitala Diocesi?»
«Leggendo l’ultimo numero de “L’Unione” mi salta agli occhi l’appello del vescovo che invita, chi ne avesse la possibilità, a dare alloggio a qualche migrante ospite della nostra città. Potrebbe sembrare una buona iniziativa e sarebbe senz’altro migliore se la Diocesi cominciasse a dare un buon esempio. Tra Mondovì, Santuario di Vico e dintorni, quanti immobili sono di proprietà della nostra Chiesa e sono mantenuti vuoti? Giusto per fare qualche esempio a Mondovì credo che l’ex Collegio Vescovile, l’ex Seminario, il Casati, l’ex Collegio dei Filippini e probabilmente molti altri potrebbero essere sfruttabili. Ed al Santuario, la mega struttura dell’albergo “Regina Montis Regalis” non credo che presenti sempre il tutto esaurito...»
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