Vaccinazioni in Granda: coperture attuali intorno al 97%

Il direttore del Dipartimento Igiene, il dr. Domenico Montù, ha tracciato un quadro della situazione attuale nell'Asl Cn1.

«Tutto quello che stiamo facendo oggi in via straordinaria è legato a questa nuova legge, che ha introdotto l’obbligo vaccinale e che ci ha portati ad attivare un nuovo iter procedurale per consentire soprattutto a coloro che in questi anni hanno fatto la scelta di non vaccinare i bambini di mettersi in regola». Il dottor Domenico Montù, direttore del Dipartimento Igiene e Sanità pubblica dell’Asl Cuneo 1, riassume in questo modo il compito che l’Azienda è stata chiamata ad assolvere negli ultimi mesi. Montù mercoledì sera è stato invitato a relazionare davanti alla sesta Commissione consiliare del Comune di Cuneo sulla situazione attuale relativa a questo tema, spiegando come si sta muovendo l’Asl e qual è stata, finora, la risposta della gente.

 

Pochissimi i ragazzi "non in regola".

 

«Fin da subito abbiamo avuto un’adesione secondo me buona ai nostri inviti: circa la metà dei bambini sono già venuti a farsi vaccinare. Apro una parentesi: quando parlo di metà dei bambini dobbiamo cercare di capire di che numeri stiamo parlando. Nella provincia di Cuneo avevamo già il 95% di bambini vaccinati. I bambini a cui ci siamo rivolti erano circa il 5% della nostra popolazione. Tra questo 5% non va dimenticato che ci sono anche i bambini non vaccinabili per motivi di salute. L’obbligo di legge è stato imposto anche e soprattutto per tutelare questi soggetti». Il bacino di utenza che si rivolge all’Asl Cuneo 1 comprende circa 64.000 bambini e ragazzi tra i 0 e i 16 anni: tra questi, coloro che dovevano regolarizzare la loro situazione erano circa 9.000. Tra questi però ci sono molti casi particolari, molti semplicemente erano quelli che avrebbero dovuto vaccinarsi nell’anno in corso e non sono stati ancora chiamati, altri magari avevano soltanto dimenticato di fare un richiamo. «Su questi numeri ci siamo confrontati – ha proseguto Montù – e oggi cominciamo ad avere i primi dati che possiamo iniziare a valutare relativamente alle coorti di età che abbiamo già finito di chiamare, ovvero gli anni più critici, il 2012, il 2013 e il 2014 quelli che frequentano l’Asilo e su cui pende l’esclusione dalla scuola. Stiamo parlando di un’attività in corso: per alcuni genitori si sta svolgendo un percorso di informazione e coinvolgimento. Per ora possiamo dire, su questi tre anni, relativamente alla città di Cuneo, che nel 2012 su 462 bambini solo 9 non avevano alcuna vaccinazione, nel 2013 su 464 sono in 6, nel 2014 su 420 sono in 10. Queste sono le cifre di cui stiamo parlando». Alcuni bambini mancano di singole vaccinazioni: nei tre anni sopracitati rispettivamente 18, 13 e 19 sono i bambini che non hanno, ad esempio, anti morbillo-parotite-pertosse. Nel Saluzzese su 660 bambini i non vaccinati sono 4, nel Monregalese su 708 sono 12, nel Fossanese 4 su 440. È probabile che qualcuno tra questi non sia stato vaccinato per motivi di salute. Questi sono i numeri che fotografano la situazione: si viaggia intorno al 97% abbondante di copertura. Esaurite le coorti della Scuola dell’infanzia, il personale sanitario a breve comincerà con gli altri, probabilmente già dalla prossima settimana.

 

La privacy e il rapporto con le scuole

 

Montù è passato a illustrare i meccanismi della collaborazione con le Scuole: «Oggi, il 15 novembre, scadeva il termine entro cui le Scuole dovevano mandarci la documentazione raccolta, che noi dobbiamo controllare e verificare, per poi rispondere alle Scuole dicendo chi è in regola e chi no. Anche qui le istruzioni della Regione impongono di dare priorità assoluta alla Scuola dell’infanzia. Qualche Scuola ha già ricevuto le nostre risposte, altre ne arriveranno nei prossimi giorni». Uno dei temi più discussi relativi alle vaccinazioni è sicuramente la delicata questione del rispetto dei dati personali. Il dottor Montù ha spiegato le misure adottate dall’Asl per tutelarla: «Abbiamo concordato un sistema semplificato per garantire l’assoluto rispetto della privacy: inviamo soltanto degli elenchi, con nome e cognome, con a fianco “documentazione in regola” oppure “documentazione non in regola”. In nessun modo la Scuola saprà dall’Asl quali e quanti sono i vaccini mancanti dell’alunno».

Un successo pieno               

 

«Viaggiamo su coperture che fino a tre mesi fa non ci saremmo mai sognati: il 97% per il morbillo. Se riuscissimo a tenere questi livelli per i prossimi 4-5 anni, con il recupero di soggetti più grandi, potremmo eliminare il morbillo dal suolo italiano. Questi risultati qui finora li abbiamo ottenuti con il vaiolo e siamo vicini a conseguirli per la polio, che purtroppo è endemica in alcuni Paesi del mondo».

 

Sicurezza dei vaccini e salute dei ragazzi

 

Il dirigente dell’Asl, ha risposto alle domande dei consiglieri, che hanno toccato alcuni dei temi più caldi emersi dal dibattito sulle vaccinazioni, tra cui le ripercussioni sulla salute dei bambini, soprattutto in casi particolari, come quelli di bambini più cagionevoli o il caso di soggetti a cui manca il vaccino per una singola malattia ed è costretto a subire la somministrazione di un farmaco che contiene anche quelli per altri malanni. «Inoculiamo vaccini preparati, sperimentati e raccomandati appositamente per la fascia d’età a cui appartiene il paziente. I casi particolari, di ragazzi che non possono subire vaccinazioni, li conosciamo tutti, uno per uno. Altri non sono stati vaccinati per libera scelta dei genitori, una scelta che non era la migliore per la salute dei loro figli, infatti abbiamo cercato di dissuaderli in ogni modo. In ogni caso, fare una nuova dose di vaccino, anche per malattie per cui l’abbiamo già fatto, non comporta alcun pericolo: pensiamo a un soggetto che ha già fatto la varicella. Quando va a visitare un compagno che in quel momento ha la varicella, entra nuovamente in contatto con il virus, ed è, in un certo senso, come se si vaccinasse, ma con i virus selvaggi. Il nostro sistema immunitario è preparato e sa reagire a dovere all’aggressione di quello specifico nemico».

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