Se non fosse che il problema sta diventando veramente grave ci sarebbe da tradurre il tutto in battute del tipo: Saliceto è un paese evidentemente molto ospitale (con il ladri). In effetti i raid tardo-serali e notturni dei malviventi stanno diventando quasi un fatto ordinario. L’ultimo episodio che ci tocca raccontare è avvenuto nella serata di giovedì 5 ottobre e si è concluso nella prime ore di venerdì 6 ottobre. Le modalità di “lavoro” dei malviventi sono state simili a quelle di pochi mesi fa e, altra coincidenza, parte delle vittime delle visite inopportune sono state le stesse della volta precedente. I fatti, su cui sono in corso le indagini delle Forze dell’ordine, hanno avuto il seguente svolgimento: nella serata i malfattori si sono introdotti in alcune abitazioni, in parte con i residenti presenti, in località San Sebastiano. Il raid è proseguito con la discesa dalla zona collinare verso la provinciale di fondovalle per concludersi, a tarda notte, in frazione San Michele sull’altre versante delle Langhe dove è stata rubata un’auto, molto probabilmente utilizzata per la fuga, visto che i ladri si sono mossi nella loro scorreria a piedi. Le poche testimonianze parlano di una coppia di malviventi che, però, vista la distanza in cui si sono svolti i furti, potrebbero anche essere più di una. I carabinieri della locale stazione, immediatamente allertati dai cittadini, avrebbero individuato uno dei tre malviventi: un cittadino italiano, residente a Torino, pluripregiudicato. Mentre proseguono le indagini, gli uomini dell’Arma invitano la popolazione a prestare la massima attenzione possibile e a segnalare qualsiasi presenza sospetta.
Come sempre, in questi casi, la vox populi è prontamente entrata in azione per partecipare al dibattito sulla sicurezza. Le frasi più frequenti sono state: non se ne può più, bisogna fare qualcosa, la cosa sta diventando preoccupante, comincio ad avere paura. Detto che, anche questa volta, i ladri si sono dimostrati molto “rispettosi” nelle loro visite lasciando le abitazioni senza quel disordine che solitamente segue queste intrusioni, i danni sono ancora una volta da ascrivere a porte e finestre forzate. Del bottino ricavato dai furti poco o nulla si sa, in quanto si sta ancora facendone il bilancio.
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