Come in un crescendo musicale, la vicenda che vede, ormai si può dire chiaramente, opposti i Comuni cosiddetti di prossimità, cioè, in sostanza, vicini all’ex-Acna, e la Syndial, società subentrata nella gestione del sito, si arricchisce di un nuovo capitolo. Dal coordinamento dei Comuni piemontesi trapela l’intenzione di alzare il tiro, aprendo un nuovo fronte di scontro. Con una lettera inviata all’Assessorato all’Ambiente e a quello della Sanità della Regione Piemonte, all’Arpa e all’Asl1 di Cuneo i sindaci dei 16 Comuni (Bergolo, Camerana, Castelletto Uzzone, Castino, Cortemilia, Gottasecca, Levice, Mombarcaro, Monesiglio, Niella Belbo, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Prunetto, Saliceto, San Benedetto e Torre Bormida) hanno fatto espressa richiesta di una indagine epidemiologica accurata e mirata sugli effetti delle cosiddette “nitroammine”. Questa è la frase precisa contenuta al riguardo nella lettera: «Osservandosi recrudescenza dei decessi conseguenti a patologie correlabili a esposizione alle cosiddette “nitroammine”, in specifico alle “cloro, nitro ammine” di cui alla citata Legge, è doveroso quanto inevitabile rinnovare l’attenzione su patologie sulla cui insorgenza gravano tempi di latenza anche superiori a 30 anni». Dopo un richiamo al fatto che l’Acna ha prodotto per anni l’Acido Tobias, fino alla chiusura dello stabilimento e che la stessa lavorazione era ottenuta con un passaggio chimico intermedio a Beta Naftil Ammina, la più micidiale delle ammine aromatiche, i sindaci scrivono: «Preso atto che le pregevoli e dettagliate indagini esperite da ARPA coprono un arco temporale fino all’anno 2003, se ne richiede l’aggiornamento con particolare attenzione rivolta a individuare le manifestazioni tumorali di carcinoma, papilloma vescicale, mesotelioma pleurico». La chiusura della missiva «auspica un riscontro il più rapido possibile, disponibili alla piena collaborazione, anche attraverso la richiamata Associazione Lavoratori ACNA depositaria delle più ampie conoscenze tecniche, chimiche e storiche del sito». Questa ultima iniziativa messa in campo dal coordinamento dei Comuni di prossimità, dopo la forte manifestazione di volontà espressa dagli stessi di voler essere parte attiva nella vicenda del risarcimento, lascia supporre che il tono della contesa si sia decisamente alzato. È di questo avviso Pier Giorgio Giacchino, presidente di ALA e coordinatore dei sindaci cuneesi della Valbormida, reduce da un positivo confronto con l’ARPA del Piemonte: «Siamo determinati ad agire su tutti i fronti, oggi aggiungiamo quello epidemiologico e non sarà l’ultimo. Il nostro avversario è molto potente ma non ho dubbi: prima o poi lo staneremo».
Ex-Acna: «Serve un’indagine epidemiologica»
Nuova azione dei sindaci. Il tutto senza dimenticare il risarcimento per danno ambientale