Nella fascia 18-34 anni è povero un italiano su dieci e il rischio povertà ed esclusione sociale tocca il 37% dei giovani. In crescita anche il numero complessivo di poveri, incrementati del 165,2% in un decennio: nel 2016 le persone in grave povertà sono risultate essere ben 4 milioni 742 mila
Contrariamente a quanto si possa pensare, sono i giovani, e non più gli anziani o i pensionati italiani, ad essere maggiormente penalizzati dalla povertà economica e dall’esclusione sociale. La conferma arriva dal Rapporto 2017 su povertà giovanili ed esclusione sociale in Italia intitolato, non a caso, “Futuro anteriore”, che è stato presentato dalla Caritas Italiana a Roma, alla vigilia della prima Giornata mondiale dei poveri. Nel nostro Paese, “i figli stanno peggio dei genitori, i nipoti stanno peggio dei nonni”. Per questo “il futuro di molti giovani in Italia non è serenamente proiettato verso l’avvenire”, rileva la Caritas che già un anno fa aveva messo in luce come i giovani andassero considerati – con i profughi – come i nuovi poveri.
Servizio su L'Unione Monregalese del 29 novembre 2017