Dopo l'emozione dell'esordio, il desiderio di cercare un’importante conferma. Il progetto “A scuola di giornalismo con Piero Dardanello” compie due primavere e, in queste settimane, torna a dialogare con gli studenti del Monregalese, ragazzi delle scuole medie inferiori che sono spesso etichettati come ‘nativi digitali’, in bilico costante tra carta, penna e... smartphone. In un mondo dell'informazione che quotidianamente veste i panni di un immenso universo, il progetto ha l'ambizione di proporsi come guida ‘tascabile’: un cammino compiuto all'interno delle singole classi per mettere a confronto mezzi e canali di comunicazione diversi.
IL PROGETTO 2016: le inchieste fatte dai ragazzi
L’iniziativa, promossa dall’associazione “Piero Dardanello”, si prefigge come obiettivo proprio la diffusione dei ‘rudimenti’ della professione giornalistica, nella stesura dei testi ma soprattutto nello sviluppo della capacità critica di una generazione che, sovente, non analizza le notizie, ma si limita ad assorbirle. Il progetto, realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo ed al sostegno delle Amministrazioni comunali del territorio, fa nuovamente capolino in queste settimane nelle aule dal Monregalese, unendo gli studenti di tutte le vallate. Dopo una prima fase di formazione e progettazione con gli insegnanti, che si sono rivelati assai interessati al percorso, è ora il turno delle lezioni frontali con i ragazzi.
Dalla rassegna stampa all'analisi del testo, sino alla redazione di articoli non solo per la futura rivista cartacea del progetto ma anche per la prima edizione del premio “Dardanello Giovani”, di cui sarà data comunicazione nelle prossime settimane. Un concorso che non si limita al Monregalese, ma è dedicato a tutti gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori della provincia di Cuneo. Il secondo anno dell'iniziativa, nello specifico, vedrà nuovamente coinvolti circa duecento ragazzi delle scuole di Pamparato, Vicoforte, il paese che diede i natali allo storico direttore di “Tuttosport”, San Michele Mondovì e Villanova Mondovì. «La prima edizione - sottolinea Paolo Cornero, vicepresidente dell’associazione “Dardanello” e responsabile del progetto - è stata per tutti noi foriera di consigli. Dal confronto propositivo con i dirigenti scolastici e gli insegnanti nasce, infatti, un percorso che fa tesoro delle esperienze e viene ‘calzato’ sulle varie esigenze manifestate. Una fase 2.0 che vuole, dunque, essere più laboratorio, mantenendo invariata la proposta di confrontarsi con personaggi di primo piano nel mondo culturale, giornalistico e sportivo». Nel nome di una grande firma del giornalismo nazionale, ecco un progetto che offrirà ai ragazzi gli strumenti per analizzare e comprendere il lavoro redazionale: «Gli studenti - prosegue Cornero - scopriranno il lavoro di una redazione grazie alle visite in programma presso i settimanali di Mondovì, “l'Unione Monregalese” e “Provincia granda”, ma anche al quotidiano “La Stampa”, a Torino, proprio nell'anno del suo 150° anniversario. Ringrazio, sin d'ora, i dirigenti scolastici di San Michele Mondovì e Villanova Mondovì e tutte le insegnanti che, con grande collaborazione, ci affiancano e ci supportano nelle attività didattiche».
Oltre alle lezioni in classe, quindi, spazio a visite ‘in esterna'’ che gli studenti effettueranno per toccare con mano quanto appreso durante i primi incontri. Nel 2016 i ragazzi incontrarono ed intervistarono personaggi del calibro di Alex Corlazzoli, Roberto Rosetti, Mauro Berruto, Maurizio Molinari, Aldo Cazzullo ed Eva Giovannini, oltre agli amministratori locali e ad alcuni personaggi simbolo delle singole realtà coinvolte.
Perché il giornalismo è soprattutto scoperta e racconto delle ‘piccole cose’, quei fatti che ognuno di noi, a volte anche inconsciamente, può raccontare grazie ai fondamenti del reporter, diventando ‘portatore sano’ di informazione.