All'indomani del Consiglio comunale in cui il sindaco ha parlato apertamente di "una spaccatura in maggioranza", ecco al replica dei consiglieri "dissindenti.
Riceviamo e pubblichiamo
Quando il 22 giugno gli amministratori della ditta Salgaim Ecologic SpA hanno presentato alla maggioranza consigliare il progetto che sta facendo discutere Ceva in questi giorni, è stato chiaro fin da subito che fosse, da una parte, una splendida opportunità per la nostra comunità perché nessuno può permettersi di non prendere in considerazione la possibilità di aumentare le opportunità lavorative di una città. Dall’altra, però, è stato altrettanto chiaro che fosse obbligatorio verificare la qualità dell’azienda in questione e quale potesse essere il suo impatto sul nostro territorio, benché già il 6 marzo fosse stato interessato l’Ufficio di tutela dell’ambiente della Provincia di Cuneo che non aveva sollevato obiezioni su un eventuale insediamento della Salgaim a Ceva.
Dopo aver interpellato diversi residenti di Lugo di Campagna Lupia, oltre che l’assessore all’ambiente, che hanno unanimamente dichiarato che non sussistesse alcun problema né di inquinamento, né di odori, il 29 giugno alcuni membri della maggioranza si sono recati in uno degli stabilimenti della Salgaim, a Tezze, per conoscere la realtà e vedere in prima persona di cosa si trattasse. A luglio la stessa azienda ha richiesto la disponibilità dell’area per compiere l’insediamento.
In seguito a questi primi passi si sono susseguite diverse riunioni di maggioranza in cui, a più riprese, è stata richiesta, invano, al sindaco la consulenza di un tecnico specializzato e di un secondo sopralluogo dell'amministrazione, direttamente a Lugo di Campagna Lupia, dove ha sede lo stabilimento principale della Salgaim, accompagnata dallo stesso tecnico che potesse fornire un giudizio imparzialee per constatare, ancora una volta, di persona come fosse l’ambiente circostante oltre che per poter parlare direttamente con i residenti .
Questi erano e sono ancora, secondo noi, i passi da intraprendere. Un no o un si all’insediamento della Salgaim Ecologic SpA devono essere ben motivati e circostanziati: non basta un sentito dire per negare alla nostra comunità la possibilità di aumentare le opportunità di lavoro come non basta il miraggio di venti posti di lavoro per mettere Ceva in una condizione ambientale difficile.
Non vogliamo in nessun modo trasformare questa situazione in uno scontro politico, ma ci teniamo a precisare che in tutto questo non c’è stato alcun ricatto, soltanto il desiderio di fare la scelta più opportuna per Ceva, raccogliendo tutti i dati possibili che ci permettano di fornire ai cebani le informazioni che servono per scegliere per il bene della nostra comunità. Questo è quello che pretendiamo e a cui stiamo lavorando.
Alberto Cajro, Matteo Gagino, Paola Gula, Giulia Iseppi, Alessandro Merlino, Enrico Stirianotti