Ceva, parte la stagione teatrale del “Marenco”: largo ai giovani attori

Parla Luca Prato, neo direttore artistico, che ha raccolto il testimone di Manuel Alciati dopo 15 anni.

Vigilia di inizio della stagione teatrale al “Marenco” di Ceva e momento di incontro, nello stesso Teatro, per la presentazione del cartellone 2016-2017. Un cartellone, realizzato in stretta collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo e Regione Piemonte e “raccontato” dal palco da Mario Barra, presidente della Compagnia del “Teatro Marenco”, da Luca Prato, neo direttore artistico, e da Manuel Alciati, che, dopo 15 anni nello stesso incarico, gli ha passato il testimone.

Luca Prato - «Ho invitato le diverse Associazioni cebane perché è importante la collaborazione con tutte. Stiamo patrocinando un corso per bambini, con la Scuola di danza “Doppiepunte”, che seguiamo assieme alla Scuola di musica, per i saggi di fine anno. Inoltre vorremmo iniziare nuovi discorsi con la Pro loco e “Ceva nella storia”, che già organizza visite guidate al “Marenco”. Il Teatro è sempre a disposizione. Dando uno sguardo al programma, abbiamo cercato di affiancare spettacoli di grandi attori, che sono la storia del teatro, ad attori affermati il cui nome ci ricorda momenti indimenticabili dello spettacolo moderno e a compagnie più giovani, ma “affamate”, composte da attori che, sono sicuro, saranno il domani del palcoscenico. Come sapete, questo è il mio primo anno con l’incarico della direzione artistica del Teatro “Marenco” e sono commosso parlando per la prima volta nella nuova veste. Chiudo chiedendo a tutti voi di alzarvi idealmente in piedi per fare tutti insieme il più grande applauso di tutta la stagione a Manuel che con la sua direzione artistica ha fatto un lavoro straordinario durato ben quindici anni. Pensate a quanto tempo ha dedicato al nostro Teatro “Marenco”. Un ultimo grazie va a tutti i componenti della Filodrammatica, senza di loro tutto questo non sarebbe possibile».

Mario Barra - «Su questo palco hanno recitato Paolo Rossi e Davide Riondino come Luciana Littizzetto, quando non erano ancora così noti. E sull’onda di questi trascorsi, ci auguriamo che gli attori giovani, che saranno quest’anno a Ceva, si rivelino i protagonisti della scena nei prossimi anni. Con questo augurio ci rivolgiamo ai giovani, perché si avvicinino al “Marenco” e li scoprano». Manuel Alciati - «Ho lasciato dopo 15 anni a Luca, convinto che saprà far crescere ancora di più questo nostro tempio cebano della Cultura. Lasciando, ho un solo rammarico: di non essere riuscito negli anni a portare più cebani a vedere gli spettacoli della stagione».

Sin dal primo spettacolo c’è un gradito ritorno. Nel “Macbeth” recita Franco Branciaroli, che a Ceva venne parecchi anni or sono, quando era agli inizi della carriera. É una stagione che cercherà di accontentare anche gli abbonati che hanno piacere di assistere a spettacoli diversi con attori emergenti, come quanti vogliono un nome famoso. Torneranno poi Barbara Mazzi (in “Piccola Società disoccupata”) tanto applaudita la scorsa stagione ne “L’albergo del libero scambio”, e Jurij Ferrini (in “Misura per misura”), che ha ricevuto il premio Gassman nel 2004 e da un decennio collabora col Teatro Stabile di Torino. Spazio anche per la musica, con “Rock Bazar” e una commedia tutta da seguire, “Rosalyn” con Marina Massironi e Alessandra Faiella. Ci sarà poi anche una prima nazionale, “Il Misantropo” di Molière, con il gruppo “Il Mulino di Amleto”, che collabora col Teatro Marenco da sei anni. Infine verrà riproposto il “Teatro per ragazzi” e famiglie, con tre spettacoli, in programma al sabato pomeriggio.

Un commento infine dell’assessore Mara Garelli: «La stagione teatrale 2016/17 saprà rispondere alle richieste del numeroso pubblico che ormai da decenni frequenta ed infervora la platea ed i palchi teatrali: dalle rappresentazioni contemporanee alla tradizione, comprendendo nomi e compagnie di richiamo, contraddistinguendosi per l’estrema varietà dell’offerta artistica, per la sua capacità di coniugare forme espressive differenti e per l’attenzione riservata al teatro dialettale, molto sentito nel nostro territorio».
Nelle foto, il tavolo dei tre presentatori del cartellone con il direttore artistico Luca Prato; Franco Branciaroli; Barbara Mazzi, Jurij Ferrini; Marina Massironi e Alessandra Faiella.

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