«Un gruppo di lavoro studierà il progetto per il nuovo ponte. Con la Sovrintendenza andrà concordato in che modo demolirlo e come ricostruirlo, ma è chiaro che, così com'è, quel ponte, non può restare». Così l'assessore regionale a trasporti e opere pubbliche Francesco Balocco al termine dell'incontro tecnico convocato venerdì pomeriggio 13 ottobre in villa Gobbi, su iniziativa dell'Unione montana, per fare il punto, insieme ad amministratori e tecnici dei vari Comuni della valle e di Ceva, sul post alluvione, su quanto fatto, sui lavori in corso e su quanto ancora si debba fare. All'esame la situazione, per quanto riguarda Garessio, del ponte “Gen. Odasso” che, dunque, andrà ricostruito, ma pure dello stabilimento Uvepharma, allagato nel novembre scorso, per cui sono state individuate soluzioni concordate tra parte pubblica e proprietà privata. In discussione anche la messa in sicurezza dei versanti, la manutenzione dell’alveo e la pulizia delle briglie. Non ultimo il tema degli interventi a Priola, dove il Tanaro si è mangiato scogliera, ferrovia e un tratto del fondo della SS28: «Entro il mese Anas ha assicurato l'avvio dei lavori, che si completeranno a inizio 2018, dopo di che Rfi farà la sua parte».
Garessio, il ponte “Odasso” dovrà essere abbattuto
Incontro tra i sindaci della Valle e l'assessore regionale Balocco. I lavori sulla Statale 28 si completeranno ad inizio 2018