C’è voluto un giorno, l’intervento del Corpo forestale, delle squadre Aib di Garessio e Ormea e di due Canadair provenienti dalla Liguria e da Roma, per spegnere l’incendio divampato domenica mattina 17 maggio sulle alture di Ormea, tra il Pizzo d’Ormea e “Bric Conoje” di località Pornassino. Una zona boschiva di conifere, piuttosto impervia e raggiungibile a piedi lasciando i mezzi a circa 500 metri dalle fiamme. A complicare le operazioni di intervento, inoltre, il denso fumo che risaliva dall’erba verde e dal fieno bruciati e il vento che cambiava sovente direzione. 3,5 gli ettari bruciati. Il Corpo forestale ha avviato un’attività di indagine e, secondo i primi accertamenti, l’origine dell’incendio va ricercata nell’opera di un incendiario che avrebbe appiccato ripetutamente le fiamme. La Forestale di Ormea, che ha raccolto le prime testimonianze e che si occupa delle indagini, invita altri cittadini, che avessero notato movimenti sospetti nella zona a segnalare ogni informazione utile. Si attende in queste ore l’arrivo del nucleo specializzato anti incendi boschivi di Roma in supporto ai colleghi della locale Stazione Forestale. Al momento c’è assoluto riserbo su movente e possibili autori del gesto che ha già causato svariate decine di migliaia di euro per la lotta attiva e per il danno ambientale arrecato.
Incendio doloso tra il Pizzo d’Ormea e “Bric Conoje”
Domenica mattina, al lavoro il Corpo forestale, le squadre Aib di Garessio e Ormea e di due Canadair provenienti dalla Liguria e da Roma