Un’antica varietà di grano duro riscoperta a Igliano

Nasce il “Langut” con un’Associazione per la valorizzazione e un laboratorio. Si valorizza una tipicità di granaglie che sta ottenendo discreto successo.

Da una intuizione geniale, ma ben legata alla tradizione, un gruppo di abitanti del piccolo paese dell’Alta Langa, Igliano, è nato un progetto che potrebbe diventare un veicolo di rinascita di un Comune che ormai conta poco più di 50 abitanti.
Protagonista è un tipo di grano, il Khorasan, che nell’Alta Langa, ha trovato il suo habitat ottimale. Il gruppo di ideatori di questo progetto ha voluto chiamare questo grano con un nome che li lega fortemente alle tradizioni: “Langut”.
«Abbiamo coltivato – spiega Fausto Gonella, uno degli ideatori del progetto – questa antica specie di grano duro con la massima cura, nel rispetto delle antiche usanze e con grande riguardo verso l’ambiente. Infatti abbiamo fertilizzato esclusivamente con concime biologico ed una piccola dose di verderame durante la semina, per preservare i preziosi chicchi durante la delicata fase di germogliatura. Il grano viene poi selezionato con un antico svecciatoio in legno, in modo da ottenerlo puro e non “inquinato” da altre granaglie o impurità. Il “Langut” è macinato esclusivamente con un mulino a pietra (situato vicino al luogo di produzione). Abbiamo così ottenuto un prodotto selezionato, puro e sano per portare sulle vostre tavole tutto il sapore sincero di questa antichissima specie di grano duro».
Dopo una prima coltivazione e commercializzazione, il successo è immediato: lo dimostrano i risultati avuti durante mercatini e fiere dove il “Langut” è stato proposto. E ora nasce una Associazione non profit omonima al prodotto che si vuole valorizzare e tutelare, volta a far conoscere soprattutto ai turisti tutti gli aspetti legati al Langut: la coltivazione, la molitura, la trasformazione. In fase di allestimento anche un laboratorio a Igliano che sarà inizialmente costruito per la produzione di prodotti da forno (grissini, biscotti, gallette, pane, ecc.). In seguito sarà anche il punto di riferimento per avere informazioni e notizie sulla coltivazione dei prodotti locali, nella fattispecie il grano duro khorasan, ma anche le altre coltivazioni che andremo a produrre. La neo Associazione pensa già a coltivare nelle prossime stagioni il Granoturco 8 file, Grano delle varietà autoctone (Senatore Cappelli, Gentil rosso), ecc. Infine si vorrebbe anche realizzare la molitura a pietra, con un mulino adatto.
«Per il momento – continua Gonella – stiamo adempiendo alle formalità burocratiche per ottenere le varie autorizzazioni, ma contiamo di essere pronti prima dell’inizio della bella stagione. L’Associazione no-profit, seguendo le direttive del Comune di Igliano, si occuperà della trasformazione dei prodotti agricoli di eccellenza, utilizzando mezzi e strumenti messi a sua disposizione dal Comune stesso. I volontari dell’Associazione si occuperanno sia dell’assistenza al turista durante il periodo di attività che delle operazioni di trasformazione delle materie prime. Un importante aspetto legato al progetto è quello dell’acquisizione delle materie prime che sarà fatta presso le aziende agricole del territorio; in tal senso, si otterrà di fornire un valido ausilio economico agli operatori agricoli del Comune. Contiamo di portare le scolaresche della zona a farci visita a cui presenteremo il modo tradizionale di lavorare, anche tramite ausili audiovisivi. Stiamo anche preparando un ricettario, tutto basato su ricette tradizionali rivisitate con l’impiego del nostro fantastico Langut. Il progetto ha quindi come obiettivo lo sviluppo e la valorizzazione dei prodotti realizzati nel territorio del Comune di Igliano, con particolare riguardo alla trasformazione dei prodotti agricoli di eccellenza, al fine di aumentare ed elevare l’offerta turistica».
E’ stato anche creato il sito www.langut.it e una pagina Facebook.

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