Dai “Bunga Bunga” a casa di Silvio Berlusconi a Medjugorje. Così potremo sommariamente riassumere la storia della modella polacca Ania Goledzinowska, che dopo anni di vita sregolata, ha lasciato l’Italia per ritirarsi in un convento nella cittadella mariana della Bosnia-Erzegovina e per dedicare la propria vita alla preghiera. Ania porterà la sua testimonianza anche a Dogliani, lunedì 23 gennaio, dalle 20,30 nella Parrocchia di San Paolo, presentata dal prof. Diego Manetti.
È il 2008 ed Ania, una splendida ragazza bionda, è il volto copertina della maison francese “Chanel”. Ma non solo. La “top model”, infatti, è pure la fidanzata di Paolo Emilio Beretta, nipote di Berlusconi, e il mondo della “show biz” lo vive e frequenta assiduamente. Un esempio su tutti: alla festa di compleanno del Cavaliere, Ania esce da un pacco regalo in bikini, cantando in modo suadente “Tanti auguri, presidente”, come fece Marylin Monroe per Kennedy… Sono gli anni delle “cene eleganti” ad Arcore, dei contatti con Flavio Briatore per un lavoro al “Billionaire”, una vita che si fa sempre più sregolata e dove alcol e droga sono all’ordine del giorno. Intanto i “Bunga Bunga” diventano di dominio pubblico, impazza l’inchiesta su Ruby e le “Olgettine”, intercettazioni, scandali… E Ania cade in una profonda depressione. In lei nasce il desiderio di abbandonare tutto per ritrovare se stessa. Lo fa ritirandosi a Medjugoje, in un viaggio di redenzione spirituale molto simile a quello di Paolo Brosio. «Sono vissuta per un po’ di tempo in una comunità mariana con preti e suore – spiega Ania –, mi svegliavo alle cinque, recitavo il Rosario scalando il monte Podbrdo, poi rientravo per la Messa. Ho offerto il mio aiuto alle suore pulendo le stanze e i bagni, stirando e cucinando. Molti vecchi amici non hanno capito la mia scelta, ma io non sono mai stata così felice come in quei mesi: lì mi sono sentita amata da Dio. Ora sono sposata felicemente e vivo in Italia». L’ex fotomodella oggi lavora per l’Associazione «Cuori puri», per chi vive in castità fino al matrimonio. Il loro segno di riconoscimento: “Anelli numerati”. E sulle tante conversioni di vip a Medjugorje, osserva: “Qualcuno lo fa per ottenere pubblicità”, però “C'è anche chi ha davvero bisogno di risposte”. È convinta che “il mondo di oggi sia in cerca di verità, perché viviamo in una falsa realtà”. Una battaglia, la sua, contro “gente falsa, molestie, abusi, droghe e molto altro», perché adesso Ania vive per testimoniare che il cambiamento è possibile. Lo fa girando il Paese e incontrando persone, racconta la sua vita, le sue emozioni, la gioia della “grazia di Dio”. «Ho abbandonato tutto e non mi manca niente. Ho conosciuto l’amore di Dio e quando conosci l’amore di Dio niente altro al mondo ti può dare questa felicità e serenità».