Don Ciotti: a Carrù il prete simbolo della lotta alla Mafia

Venerdì 24 novembre, il fondatore di “Libera” riceve il “Bue d’oro” al Palafiera. Nell'occasione sarà anche consegnata la Costituzione ai diciottenni dei Comuni del Carrucese

Più di 950 vittime innocenti della Mafia, dal 1893 ad oggi. Sono questi i dati raccapriccianti che “Libera” ha raccolto e diffonde quotidianamente. Carrù, nel venticinquesimo anno dall’anniversario della morte di Falcone e Borsellino, non vuole dimenticare. «La pietà umana per la morte di qualsiasi uomo non deve far dimenticare tutto il sangue versato». A sette giorni esatti dalla la visita del presidente del Senato Pietro Grasso, a Carrù è adesso il turno di don Luigi Ciotti, il prete simbolo della lotta alla criminalità organizzata. Colui che ha fatto della strada la sua parrocchia. A 72 anni il suo impegno nel sociale non si ferma, dopo un vita spesa per aiutare gli ultimi. Dal 1965, quando fondò il “Gruppo Abele” per i tossici e per “dar voce a a chi voce non ne ha” fino al 1995, anno di inizio di “Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, che diventa un punto di raccolta della lotta legale contro la criminalità organizzata. Di tutto questo si parlerà nella serata a tema di venerdì 24 novembre, a partire dalle ore 21 nell’apposito tendone del Palafiera in piazza Divisione Alpina Cuneense. Al dibattito dal titolo “L’Italia delle stragi: la risposta dello Stato democratico” interverrà anche il dott. Paolo Demarchi, il presidente del Tribunale di Cuneo. L’ingresso naturalmente è libero ed aperto a tutti. Durante la serata sarà consegnata come da tradizione una copia della Costituzione italiana ai neo-diciottenni. Non poteva infatti esserci uno sponsor migliore della legalità di Don Luigi. Perché senza di essa non può esistere alcun tipo di democrazia. Carrù ha deciso infatti di onorare il sacerdote simbolo della lotta attiva alla mafia con il suo riconoscimento più grande.vDopo lo chef Alessandro Borghese ed il calciatore Stephan Lichtsteiner, il premio “Bue d’oro” si sposta ora nell’ambito del sociale.

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