Per una visita cardiologica, a Mondovì ci vogliono 26 giorni. Altrettanti per una oculistica, per una ortopedica appena 11 e per una urologica addirittura solo 6. Molti di più, invece, al Santa Croce di Cuneo: 75 per la cardiologica, addirittura 134 per una oculistica, 58 per una ortopedica.
Sono i dati presentati la scorsa settimana, davanti all’assessore regionale alla Sanità Saitta, in un grande studio comparato realizzato dai tre sindacati dei pensionati piemontesi: Spi-CGIL, Fnp-Cisl e Uilp-UIL. E sono molto, molto interessanti.
Premettiamo subito che si tratta di un’analisi che tiene conto solo di visite specialistiche, quelle a cui ricorrono soprattutto gli anziani: cardiologia, urologia, ortopedia, chirurgia generale. Con esempi specifici per alcune prestazioni diagnostiche particolari, come colonscopia, elettrocardiogramma Holter, ecografia all’addome eccetera. Non riguardano, per esempio, i tempi del pronto soccorso che invece è una delle “croci” dell’ospedale monregalese praticamente da sempre. Ma sono dati importanti. Il tema è uno dei più “caldi” nel piatto sanitario: «Il fenomeno delle liste d’attesa rappresenta uno dei punti più critici dei moderni sistemi sanitari – sostengono i sindacati –, in grado di compromettere l’accessibilità e la fruibilità delle prestazioni da parte dei cittadini. Quando i tempi aumentano, i cittadini si trovano spesso costretti a ricorrere alle prestazioni fornite dalle strutture private o a rinunciare ad esse, soprattutto quando non sussiste la possibilità economica per rivolgersi a tale settore».
Ulteriori particolari e dati su L'Unione Monregalese del 6 dicembre 2017