Secondo il programma del progetto Sprar, dovrebbero arrivare nei prossimi mesi i sei profughi destinati a Pianfei. Il Comune, infatti, ha aderito al Sistema di Protezione per i richiedenti asilo e i rifugiati, insieme ad altri 12 Comuni del Monregalese (Mondovì, Farigliano, Frabosa Soprana e Sottana, Roccaforte, Villanova, Vicoforte, Lequio Tanaro, Pianfei, Roburent, Montaldo, San Michele, Niella Tanaro). Rispetto al sistema d’accoglienza basato sui Cas, lo Sprar offre diversi vantaggi: le pubbliche Amministrazioni accettano di farsi carico in proprio della gestione dell’accoglienza, laddove nei Cas erano Enti privati a farlo: i Comuni avevano ben poca voce in capitolo sugli arrivi e sui locali dove sarebbero stati ospitati i richiedenti asilo. Con il progetto Sprar gli arrivi saranno meglio distribuiti sul territorio, i singoli paesi ne riceveranno molti meno. Nel Monregalese, i Comuni si occupano della gestione dell’accoglienza tramite il Cssm, che ha assegnato, con regolari bandi, a una rete di Cooperative e Associazioni del territorio il compito di occuparsi materialmente delle esigenze dei richiedenti. A Pianfei dovrebbero arrivare in tutto sei persone. Il Comune ha già provveduto a fine febbraio, con una delibera, ad assegnare provvisoriamente in comodato alla cooperativa Valdocco due unità abitative di edilizia residenziale di 54,33 mq ciascuna, idonea ad ospitare tre persone. A norma di legge, il Comune ha provveduto ad avviare la procedura per escludere le due unità dalla destinazione ad edilizia residenziale popolare. Il progetto Sprar avrà una durata di tre anni. «Noi abbiamo fatto la nostra parte secondo gli accordi – ha dichiarato il sindaco Marco Turco –. Ora la questione è nelle mani del Cssm e della Cooperativa che si occuperà direttamente di loro».
Sprar: il Comune di Pianfei mette le case per i profughi
In tutto sei persone, saranno ospitate in due unità abitative di edilizia popolare, provvisoriamente date in comodato alla Valdocco