È datata 15 luglio la comunicazione della Direzione Ambiente della Regione Piemonte indirizzata ai 51 sindaci dei Comuni appartenenti all’area ad elevata criticità ambientale della Valle Bormida. Si tratta di una missiva che potrebbe avere interessanti sviluppi per i paesi lungo il corso del fiume Bormida da sempre conosciuto per il suo alto tasso di inquinamento conseguente alle lavorazioni chimiche dell’ex-Acna. Facendo riferimento ad una serie di provvedimenti collegati alla vicenda ambientale della Valle Bormida, il direttore della Direzione Ambiente della Regione, Salvatore De Giorgio, conclude con questa sintesi: «Dalla valutazione complessiva dello stato della risorsa e dell’impatto residuo del sito ex-Acna sulla Bormida di Millesimo, non si evidenzia una situazione di rischio ambientale che richieda di mantenere o attivare misure non ordinarie di tutela». Traducendo dal burocratese, come spiegato più oltre nella comunicazione ai sindaci, «ad oggi è possibile valutare la revoca delle ordinanze di divieto di uso dell’acqua del fiume Bormida emanate in tempi storici». I provvedimenti citati dalla Regione sono quelli relativi al monitoraggio che in diversi periodi è stato fatto sulla qualità dell’acqua del Bormida.
Acque del Bormida. Si revocano le ordinanze sull’utilizzo?
Comunicazione della Direzione Ambiente della Regione Piemonte