Riceviamo e pubblichiamo la seguente comunicazione del CSA RAL Regionale.
In data 10 aprile 2017, a seguito di richiesta di confronto inoltrata dal CSA RAL Regionale, si è tenuto l’incontro con il Sindaco e i rappresentanti dell’amministrazione comunale relativamente alla attuale situazione della casa di riposo di San Michele e in particolare dei dipendenti comunali assegnati alla gestione della stessa. L’Amm.ne prospettava alle Organizzazioni Sindacali presenti la necessità di procedere con urgenza all’esternalizzazione della gestione della casa di riposo in quanto i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria sono diventati eccessivi per le casse del Comune; ci informava inoltre che la gara per l’aggiudicazione del concessionario era stata già effettuata e che sarebbero state da perfezionare solo le procedure burocratiche e le relative tempistiche atte a rendere operativo l’accordo.
Stante ciò, in sostanza, il comune ha deciso di disfarsi dei dipendenti comunali assegnati alla gestione della casa di riposo che dovranno essere assunti privatamente dalla ditta subentrante (cooperativa), mantenendo gli attuali benefici contrattuali derivanti dall’applicazione del CCNL degli enti locali.
Il CSA obiettava in tale contesto la mancata, completa e preventiva informazione capillare scritta relativa al procedimento in atto, riservandosi di valutarla ai fini di un comportamento antisindacale non ritenendo, per i motivi di cui sopra, esaustivo e neanche definitivo il confronto in merito alle scelte comunicate. In particolare non si è ritenuto accettabile, in quanto a nostro avviso in contrasto con le procedure vigenti, per le ricadute e le non garanzie di prospettiva sui dipendenti, la modalità attuativa della decisione di procedere ad assegnare i dipendenti comunali presso un soggetto privato. Abbiamo pertanto invitato con forza l’ente a rivedere tale decisione, prevista da convenzione che non abbiamo mai riscontrato preventivamente come informazione obbligatoria, utilizzando il “distacco funzionale” dei dipendenti quale strumento per mantenere i dipendenti nell’organico del comune e garantire loro, anche in un futuro ignoto presso un gestore privato, il posto di lavoro nella struttura comunale presso la quale hanno vinto una selezione pubblica.
Troppo sbrigativa la scelta di disfarsi di 12 validi e professionali dipendenti, per fare cassa!
Dipendenti che in oltre venti o trent’anni di lavoro, fidandosi del proprio datore di lavoro pubblico hanno contribuito fattivamente e con professionalità a tenere in piedi una struttura pubblica, garantendo certamente costi contenuti anche per l’utenza; per questi motivi il CSA compirà ogni passo utile, compreso quello legale, se necessario, per evitare che la privatizzazione di una struttura pubblica che ha garantito servizi per decenni possa danneggiare in un prossimo futuro i dipendenti comunali coinvolti, per i quali non sono previsti, al momento, possibilità di rientro negli organici comunali nelle situazioni di pericolo per il posto di lavoro. In assenza di informazione puntuale e scritta, come previsto dalle norme, è impossibile attivare qualsiasi ulteriore confronto ed esame sulla questione e pertanto siamo in attesa di ricevere la documentazione completa per decidere sulla prosecuzione degli incontri futuri.
CSA RAL Regionale
Coordinamento Regionale del Piemonte e Provinciale di Torino