Dopo la chiusura del canile Oasi del cane i cani ospitati presso la struttura sono stati smistati nei rifugi presenti sul territorio. I cani presi in carico dal Comune di Piozzo sono approdati al Pinco Pallino di Cussanio. I cani dei comuni di Murazzano invece sono stati trasferiti nella struttura di Guarene. A Busca, sulla colletta di Rossana, sono arrivati il giorno di capodanno quelli mantenuti dai comuni di Villanova Mondovì, Roccaforte, Montezemolo. La maggior parte degli animali invece è stata trasferita a Bene Vagienna presso la neo-struttura Isola Felice.
L’associazione di volontariato GEA, nata sul territorio monregalese da due anni, ha ricevuto l’incarico dal comune di San Michele Mondovì di censire i cani del comune presenti nella struttura di Bene Vagienna e di promuoverne quindi l’adozione attraverso la pagina www.facebook.com/geailcercacasa , attraverso i media e con locandine specifiche da distribuire sul territorio.
Nello specifico i cani presenti attualmente sono sette: due nonnetti di taglia mini (Carramba e Poppy) entrati nel precedente canile da cuccioli e mai adottati, tre giovani maschi di taglia media molto belli ed affetuosi ( Fanto, Lion e Tai), un lupone anziano (Zeus) e un giovane scricciolo dal pelo bianco di soli tre anni (Pippo).
Gea vuole sensibilizzare i cittadini dei diversi comuni promuovendo l’adozione di cani a Km0 mettendo l’accento sul fatto che se i diversi contribuenti decidessero di adottare un cane preso in carico dal loro comune, oltre a salvare un animale da una vita di reclusione, alleggerirebbero il proprio comune da una spesa importante dimostrando così un grande senso civico.
Dice la presidente Estelo Anghilante: «E’ importante che i comuni e i cittadini inizino a considerare il canile come un luogo di transito e non come un vicolo cieco, dare visibilità ai cani presenti in queste strutture e promuoverne l’adozione non è solo un modo per dare una nuova occasione ai cani abbandonati ma anche per evitare sperpero di denaro pubblico» e aggiunge «la nostra associazione oltre a promuovere l’adozione di questi cani mette a disposizione due incontri gratuiti con l’educatrice cinofila Monica Condemi che si è resa disponibile gratuitamente per aiutare l’inserimento dell’animale nella nuova casa».
La questione del randagismo in provincia porta via molte risorse ai comuni già abbattuti da tagli e costi ma la questione si può affrontare e il fenomeno si può ridurre drasticamente.
Le volontarie di GEA hanno notato che molti degli animali presenti nei nostri canili sono i classici cani da “paiè”, cani da cascina, che una volta scappati dalle loro case vengono accalappiati ed essendo spesso sprovvisti di microchip non vengono restituiti ai proprietari che, essendo in difetto e temendo una multa, non cercano il loro cane nei rifugi, ed ecco che questi rimangono in carico al comune. Se a questo si aggiunge un’inesistente promozione delle adozioni si arriva a un numero massiccio di cani che trascorrono tantissimi anni in gabbia.
Aggiunge la vicepresidente di GEA Angela Massimino: «la seconda questione è quella delle sterilizzazioni, bisogna trovare il modo per incentivare la sterilizzazione degli animali presenti sul nostro territorio e all’interno dei canili perché se i cani che vanno in adozione sono interi e dopo pochi mesi genereranno altri cani il problema diventa inarrestabile».
Una questione spinosa quella degli abbandoni ma che si può affrontare in sinergia unendo le forze presenti sul territorio e cercando delle soluzioni creative ed efficaci coinvolgimento anche i cittadini a farsi diretti promotori di campagne adozioni, promozione della microchippatura e della sterilizzazione.
Nella foto, uno dei cani di San Michele Mondovì, il suo nome è Fanto cane da pastore nato nel 2016. E' un cane splendido. Pare un mix fra un Bovaro del Bernese e un Border Collie. Taglia medio grande. Cerca casa!