Il vino matura in grotta: è questa l’ultima frontiera della produzione vitivinicola di Langa. Un’idea nata dall’incontro tra Alessandro Bessone, imprenditore del mondo del vino e vicesindaco di Villanova Mondovì e la cantina “Ettore Germano”, storica e prestigiosa azienda della collina Cerretta di Serralunga d’Alba. «C’è chi porta i vini ad affinare nel mare – spiega Bessone –. Abbiamo pensato: perché non provare in grotta?». La scelta, com’è ovvio, è ricaduta sulle grotte dei Dossi: quel chilometro sotterraneo di meraviglie e cunicoli coloratissimi presenta caratteristiche particolarmente adatte all’affinamento del vino. «La temperatura è costante e si aggira tra i 9 e gli 11 gradi, con umidità molto elevata. Le condizioni sono ottimali».
Le bottiglie rimarranno nelle cavità dei Dossi per circa trenta mesi, il tempo dell’affinamento sui lieviti. Il momento in cui si formano “le bollicine” conosciute in tutto il mondo, insomma. «Questo vino – spiega Germano – deve stare per un certo periodo a contatto con i lieviti. È proprio da questo contatto che si sviluppa la sua complessità. La grotta dei Dossi è un sito interessante, non solo per la temperatura fredda e costante, ma anche per l’altitudine, che porta con sé una pressione differente. Un concorso di fattori positivi che dovrebbe permettere al vino di evolvere lentamente e che credo darà risultati molto originali».