La questione del vincolo paesaggistico sul Momburgo (o Monte Calvario, visto che si discute pure sul nome), si fa, se possibile, sempre più complessa. Nei mesi scorsi, la Regione aveva infatti accettato la proposta di vincolo paesaggistico presentata dal Comitato ambientale “Ama il tuo paese” con l’appoggio del Fai. Una scelta che in paese aveva destato parecchi malumori, soprattutto tra gli amministratori comunali: la Giunta di Villanova si è infatti sempre detta “contrarissima” al vincolo. Così, nel Consiglio comunale di lunedì sera, la maggioranza ha posto all’ordine del giorno la questione. «L’obiettivo – spiega il sindaco Michelangelo Turco – era l’eliminazione del vincolo o, almeno, la riduzione secondo la perimetrazione che abbiamo tracciato. Chiediamo che vengano stralciate le aree di Villavecchia e, come proposto dai Coltivatori diretti, la zona di Garavagna e di via Roccaforte».
Sempre tra le aree da stralciare, il Comune aveva indicato quella dell’ex cava Silte, appena acquistata dalla ditta “Edilvetta” per trasformarla in area di deposito e recupero dei materiali edili (in linea con la normativa regionale). La delibera proposta è passata, ma non con il supporto della minoranza, che ha dato parere contrario. «Il nostro – spiegano Marco Bongiovanni, Giampiero Merlo e Daniela Tomatis – è un voto contrario al metodo di lavoro di amministrazione della Cosa pubblica di questa maggioranza». In sostanza, i tre consiglieri spiegano che sarebbero stati favorevoli ad una revisione del vincolo (“per il quale – scrivono – non ci sono ancora state date motivazioni”), ma non a queste condizioni: «Se l’imposizione della Regione non è stata felice, sicuramente non lo è neppure questa proposta dell’Amministrazione, mai condivisa con i gruppi consigliari e con la popolazione». Contrario, pertanto, il voto dei tre consiglieri: «Chiediamo una sospensione e un rinvio di questa delibera, che, qualora condivisa con minoranza e cittadinanza, avrebbe sicuramente un peso diverso». Minoranza astenuta, invece, sul progetto preliminare della variante parziale al Piano regolatore, con cui sono stati approvati alcuni lotti edificabili per villetta singola in diverse aree del paese (5 o 6 in tutto, da San Grato agli Eula, dai Bongiovanni alla zona del “Mercatò”, fino ad arrivare all’ampliamento del cortile dell’Asilo di Branzola).
Il gruppo di minoranza commenta: «È vero che le aree diffuse qua e là rispettano la normativa della perimetrazione, ma sono protuberanze su nuovi insediamenti, che in futuro permetteranno di ampliare zone fabbricabili anche in aree in cui non dovrebbero esserci, come le frazioni». Il primo cittadino Turco: «Si tratta di piccoli lotti sparsi: con la crisi edilizia di questi anni, se ci sono alcune persone che hanno necessità o interesse a costruire riteniamo che sia giusto dargliene l’opportunità». Il Consiglio di lunedì ha inoltre approvato l’acquisizione (per 481 euro) di un terreno di 37 metri quadri nell’area artigianale, che servirà per la derivazione del canale Ferretta.