Quello che accadrà la prossima settimana a Mondovì non ha forse l’importanza di un evento come Mondovisioni, ma di certo, a livello musicale, ha una valenza (e un’opportunità di conoscenza) non da poco: Popa Chubby è un chitarrista americano che giovedì sera suonerà a La Grange di Mondovì, e in questo poco cambierebbe rispetto al live di qualche mese fa con Sardinas. Ted Horowitz (questo il suo nome) però ha lanciato la sua carriera a inizio anni ‘90 ottenendo un largo successo (più fuori dai confini nazionali che negli States) e, specie a fine millennio scorso, dando vita ad una alta prolificità compositiva che lo ha portato a realizzare circa 9 dischi in un decennio e ad essere un artista fondamentale per il blues degli ultimi 20 anni.
Il live di Popa Chubby sarà uno dei pochi in giro in provincia questa settimana. Si parte dal Baladin mercoledì con i Crazy Power Flowers e giovedì con Gli Invisibili a far beat al 50’s Ristoburger di Bra (sabato alle Officine Ferroviarie) e gli Etruschi From Lakota al Citabiunda. I N.I.N.A. (New Idea No Artist), duo di elettro-rock che dopo anni passati nei sobborghi della new wave si cimenta in un progetto dai sound freschi e taglienti, alla Casa Ciabotto di Alba sarà il solo live del venerdì, in attesa, al contrario, di un sabato più ricco di spunti: alla Ca’ dei Matti di Mondovì tornano con una veste decisamente elettronica i Julie Rave; i monregalesi Quarantena saranno ospiti con La Macabra Moka del secondo appuntamento del SUBurbia (Cuneo); al Caffè Boglione di Bra Le Note che Non Vuoi, Mano, HUTA, Saber Système e Window Shop for Love si contenderanno un posto per le selezioni di Arezzo Wave; mentre al Mezcal arriveranno i Nonostante Clizia.
Nel capoluogo torinese invece il numero dei live sarà a dir poco elevato, con grandi nomi e artisti di minor risonanza ma pur sempre interessanti: Giovanni Allevi venerdì sarà al Colosseo, mentre i Negrita (stessa sera) al PalaAlpitour, James Taylor salirà sul palco dell’Auditorium Agnelli sabato, stessa sera in cui David Rodigan guiderà le danze del Lapsus. Alcuni degli altri tanti nomi sono quelli di Amaury Cambuzat (l’ex Ulan Bator presenterà in versione acustica tutti i brani che hanno segnato la storia del gruppo) e dei Ronin al Blah Blah; gli Albedo, band che ad ogni album (Metropolis è il quarto) affrontano la materia musicale come un concept da sviluppare, giovedì alle Officine Ferroviarie; le Officine Corsare presenteranno Deian e Lorsoglabro (accompagnati dai “nostri” Litio) e Luciano De Blasi e Sui Generis, mentre all’Hiroshima un incontro tra linguaggi diversi con l’intenzione di abbattere le barriere tra musica, blogging e arte nella serata di venerdì con Eugenio In Via Di Gioia. Il live di venerdì sera del Cap10100 vedrà due dei migliori act elettronici italiani, che decollerà coi beat sincopati dei Niagara per sorvolare le stravaganze techno-pop dei Drink To Me e rimbalzare all’infinito nel mondo afro-techno di Palm Wine. Se qualcuno poi non avesse ancora capito quanto il rap si stia diffondendo in modo capillare, potrà approfondire la materia in un luogo d’èlite della cultura torinese come il Circolo dei Lettori che dedicherà, per tre giorni, un focus su questo genere come linguaggio, non solo delle generazioni dei più giovani, ma come medium capace di scuotere le coscienze.
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