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21 Maggio 2014 - 06:38
I clienti a Mondovì non mancavano mai. E tra questi, anche alcuni “grandi nomi”: stimati imprenditori e professionisti della zona, che per una notte di sesso con una giovane sudamericana erano disposti a pagare anche 300 euro. Un giro di squillo che, in soli cinque mesi di indagini, ha contato cinquanta ragazze e forse un milione di euro. Cinque gli indagati, tre italiani e due donne straniere. Il blitz dei Carabinieri e della Polizia locale li ha fermati tutti sabato mattina.
A Mondovì c’erano cinque e vere e proprie case d’appuntamento: alloggi sparsi fra Breo e il Borgato (via Oderda, via Morozzo della Rocca, piazza Toscana e vicolo del Teatro), in cui si consumava il sesso a pagamento. Quattro persone sono finite sotto provvedimento di obbligo di dimora. Si tratta di due uomini, M.R. 46enne e D.C. 48enne, entrambi italiani e residenti a Mondovì, e due donne, M.S. 49enne e S.S. 42enne, brasiliane da tempo domiciliate in città. Indagato a piede libero un altro italiano, S.R. 62enne. Le accuse: sfruttamento della prostituzione e immigrazione clandestina (molte delle squillo erano entrate irregolarmente in Italia). Le indagini dei Carabinieri sono state coordinate dalla Procura di Cuneo, diretta dal procuratore capo Francesca Nanni e dal sostituto Massimiliano Bolla. Tutti gli alloggi sono stati posti sotto sequestro preventivo. Alle indagini e al blitz, anche per alcuni accertamenti amministrativi richiesti dall’Autorità giudiziaria, hanno collaborato gli agenti della Polizia locale.
Le ragazze erano sudamericane, dell’est Europa o orientali. I clienti venivano agganciati con gli annunci sulle solite riviste, quella da “giovane massaggiatrice” eccetera. Oppure sul web, sui siti di “appuntamenti”: con tanto di foto, anche se spesso la ragazza ritratta negli scatti non era quella che il cliente si trovava di fronte. Anche perché negli appartamenti il ricambio era costante: «Le ragazze si avvicendavano a ritmo settimanale – spiega il capitano Raffaello Ciliento, comandante dei Carabinieri di Mondovì –, prese e spostate di continuo così da rendere più difficile la possibilità di finire sotto la lente delle Forze dell’ordine».
Ma l’andirivieni delle giovanissime squillo, e soprattutto quello dei loro clienti non poteva passare inosservato. Quelle orientali erano le più economiche. Ma c’erano anche le escort di lusso, per cui qualche noto professionista e imprenditore del Cuneese ha pagato anche 300 euro. Gli inquirenti stimano che, nel periodo passato al vaglio il giro di affari sia stato di gran lunga superiore al milione di euro, danaro che nella gran parte è andato a beneficio degli sfruttatori. Sono al vaglio degli inquirenti anche le operazioni svolte da alcune agenzie di intermediazione immobiliare e di altri proprietari di immobili nel Monregalese.
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