Gino Ghiazza sta per lasciare la presidenza del “Casati-Baracco”. Da domani sarà probabilmente ricordato come l’uomo che ha fatto rinascere l’Istituto. Come ultimo successo, Ghiazza è riuscito a “portare a casa” un obiettivo gigantesco: agguantare un contributo da 190 mila euro da parte della Fondazione CRC per il progetto di messa a norma della sede di via Garelli. È il più grosso finanziamento stanziato dalla CRC nell’ultima tranche, nel Monregalese.
Il mandato di Ghiazza dovrebbe terminare col finire di questa settimana. Il suo successore avrebbe già dovuto essere eletto lunedì sera, ma la riunione è stata fatta slittare per la mancanza di alcuni consiglieri. L’elezione avverrà sabato e al momento l’unico candidato è l’attuale consigliere Giampiero Caramello. Quando Ghiazza ha preso le redini dell’Istituto, secolare “Opera pia” di Mondovì (nacque nel 1772 come Regio Ospizio maschile su iniziativa del vescovo mons. Michele Casati), il “Collegio” contava diciassette studenti. «Oggi siamo a 70 – racconta –. Il mio obiettivo è sempre stato quello di far diventare il “Casati-Baracco” il polo dell’eccellenza dell’ospitalità monregalese per gli studenti. I nostri ospiti non sono solo ragazzi del Monregalese: abbiamo studenti che provengono dall’entroterra ligure o dal Roero».
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Casati: progetto e rinnovo delle cariche
Gino Ghiazza sta per lasciare la presidenza del “Casati-Baracco”. Sarà ricordato come l’uomo che ha fatto rinascere l’Istituto e come ultimo successo è riuscito a “portare a casa” un un contributo da 190 mila euro.