Un ordine del giorno, redatto dai Comitati del Cebano e della Val Bormida, da approvare nei vari Consigli comunali, per chiedere alle Regioni Piemonte e Liguria il superamento dei limiti, politici e geografici, che di fatto escludono alle ambulanze trasferimenti oltre confine. Questo il sunto dell’incontro tenuto venerdì sera 18 luglio nel salone comunale di Millesimo con il Comitato di Difesa Cebano e il Comitato Sanitario Locale Valle Bormida. All’incontro, che ha visto una nutrita partecipazione di cittadini, hanno preso parte numerosi amministratori locali e rappresentanti politici: tra gli altri, il sindaco di Millesimo, Pietro Pizzorno; il sindaco di Ceva, Alfredo Vizio; i consiglieri regionali liguri Marco Melgrati e Maurizio Torterolo; il consigliere regionale piemontese Mauro Campo; i deputati Fabiana Dadone e Matteo Mantero; il segretario del Circolo Pd di Cairo M.tte Elena Castagneto; il sindaco di Cosseria, Roberto Molinaro; il sindaco di Murialdo, Ezio Salvetto.
L’evento, come annunciato, è stato promosso per proporre un’intesa tra la Regione Piemonte e la Regione Liguria che riconosca l’Ospedale di Ceva quale Ospedale di riferimento per la gestione delle emergenze non solo del Cebano e della vallate circostanti, ma anche della Val Bormida.
In sostanza: l’Ospedale “San Giuseppe” di Cairo M.tte è utilizzato solo più per interventi programmati e, in caso di emergenze, le ambulanze vengono dirottate a Savona o al “Santa Corona”, con conseguenti disagi, per i pazienti, legati anche al traffico e alle condizioni climatiche. Tema non estraneo nemmeno al nosocomio cebano, segnato negli anni da un continuo depauperamento: i casi di ambulanze dirottate su Mondovì non mancano. Proposta del Comitato Sanitario Locale Valle Bormida: “Chiediamo che le emergenze, secondo i casi, possano essere di competenza non solo di Savona, ma anche dell’Ospedale di Ceva, più vicino”
Sanità: superare la barriera dei vincoli territoriali
Un ordine del giorno, redatto dai Comitati del Cebano e della Val Bormida