Lesegno stoppa il rave

Negli ultimi sette anni, puntualmente, i prati di Lesegno venivano invasi dal rave party, ma non quest’anno: blocchi di cemento, “picchetti” di volontari e presenza dei Carabinieri hanno tenuto a bada i ravers. 

Era diventata “la maledizione di Ferragosto”. Negli ultimi sette anni, puntualmente, i prati alla Rocchetta di Lesegno venivano invasi dal rave party con i baracconi d’ordinanza, consolle e casse, per sparare tekno a tutto volume. Non quest’anno: blocchi di cemento, “picchetti” di volontari e presenza massiccia dei Carabinieri hanno tenuto a bada i ravers. Speriamo, una volta per tutte.
Lo scorso anno il “Teknival”, così lo chiamavano gli affezionati, era un evento che radunava migliaia di persone. La si può anche mettere sul folkloristico e chiamarla libera manifestazione musicale: ma la verità è che il rave party è un festival abusivo, privo della benché minima autorizzazione ufficiale con tutto quello che ne consegue (sicurezza, ordine pubblico, eccetera), privo di limiti acustici, in cui possono circolare alcol e sostanze stupefacenti. E che lascia dietro di sé tonnellate di rifiuti ammassati sui prati. Nel 2013 era durato cinque giorni, dal 14 al 18 agosto, suscitando una montagna di polemiche: fra i residenti di Lesegno e fra quelli dei paesi limitrofi, martellati per cento ore no-stop dai bassi pompati a palla dalle casse. Un evento che si svolgeva sempre nello stesso posto, i prati a fianco del viadotto dell’autostrada, puntuale come se fosse stato organizzato da uno staff locale. Era ora di girare la vite e dire “basta”.

ARTICOLO COMPLETO SULL'UNIONE in edicola o in edizione digitale

Scopri anche

Maxi evasione fiscale internazionale, nei guai un commercialista monregalese

Maxi sequestro preventivo di beni per un valore complessivo, all'incirca, di 32 milioni di euro. È quanto eseguito dai Finanzieri del Comando Provinciale di Bari nei confronti di una società portoghese –operante nella gestione di...

Serie di lavori, il centro paese cambia volto: «Farigliano è un cantiere aperto»

«In queste settimane, il centro di Farigliano è un “cantiere aperto” – spiega il sindaco Ivano Airaldi –. È in corso infatti un triplice intervento di riqualificazione del concentrico, che permetterà ad alcune zone...

La “Cer” di Magliano “vola” in Spagna, a confronto con le realtà green di...

Trasferta in terra spagnola, martedì 28 e mercoledì 29 marzo, per il sindaco di Magliano, Marco Bailo, accompagnato dall’ing. Sergio Olivero, professore del Politecnico di Torino e presidente del Comitato scientifico della Comunità energetica...

Iniziano i lavori in Ospedale per trasferire la cappella al piano dell’atrio

Via ai lavori, nell'atrio dell'Ospedale “Regina Montis Regalis” di Mondovì, per realizzare la nuova cappella. Oggi si trova nei pressi delle camere mortuarie: la nuova collocazione sarà a sinistra dell'ingresso principale, una collocazione ritenuta...

Un 2022 dai grandi numeri per la Biblioteca di Bastia, con oltre 900 prestiti

Il 2022 da poco concluso si è rivelato un anno davvero soddisfacente, per la Biblioteca di Bastia. Nonostante il caro energia, che ha comportato la chiusura dei locali nei mesi più freddi per non...
nuova moschea mondovì no

Nuova “moschea” a Mondovì? «No: ci spostiamo da via Cuneo in via Trieste»

La comunicazione è stata inviata a inizio marzo, dalla “Comunità dei mussulmani di Mondovì” al Comune: una lettera, firmata dal presidente della Comunità, Mohamed Bouzerda, che comunicava che «a partire dalla data del 22...