È cominciato tutto dall’esposto di un vicino di casa, esasperato dal “viavai” che si alternava nell’appartamento accanto al suo. Uomini di ogni età che venivano ricevuti da ragazze cinesi, costrette a prostituirsi da una “maman” loro connazionale (W.Y., 45 anni) oggi finita in manette dopo un’operazione della Squadra mobile che ha stroncato il giro nelle scorse settimane. L’esposto era stato presentato alla Polizia stradale di Mondovì. Le immediate attività di indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cuneo, hanno consentito in tempi brevi di accertare che l’appartamento, in effetti, era una casa d’appuntamenti gestita dalla 45enne, domiciliata in Milano ma affittuaria dell’appartamento. Era lei a prendere le telefonate dei clienti e a fissare gli incontri. Ed era sempre lei a tenere sotto controllo le ragazze da sfruttare, a monitorare tempi e prezzi, trattenendo il 60% del “ricavo”. Gli uomini della Mobile l’hanno beccata alla stazione ferroviaria: stava rientrando da Milano a Mondovì per rimettere mano all’alloggio, che aveva fatto rammodernare per renderlo maggiormente appetibile per i clienti. Il gip di Cuneo, dopo aver convalidato il fermo, ha disposto la misura della custodia cautelare in regime di arresti domiciliari.
Prostituzione, stroncato giro cinese a Mondovì
Uomini di ogni età facevano sesso con ragazze cinesi, costrette a prostituirsi da una “maman” loro connazionale finita in manette. La Squadra mobile ha stroncato il giro nelle scorse settimane.