Un’agenda ricca di appuntamenti quella del sindaco di Garessio, alcuni sulle questioni collegate al fallimento Marachella. Nelle settimane scorse Di Steffanno ha incontrato “Anonima srl”, società a cui il gruppo torinese in fallimento ha trasferito la gestione della stazione sciistica che si aggiudicò a fine 2012 e poi l’Assessorato al Patrimonio della Regione Piemonte per fare il punto, in quest’ultimo caso, sul castello di Casotto. Presenti all’incontro a Torino anche l’assessore Pierpaolo Dani e il sindaco di Ormea Giorgio Ferraris. Nell’estate 2012 Marachella Gruppo si era aggiudicata, per trent’anni, la gestione della correria – in cui poi avviò l’allevamento di asine di razza ragusana – e della residenza sabauda, escluso il piano museale. «Il cinque luglio 2013 – spiega il sindaco Di Steffano – Comune e Regione, ente proprietario del maniero, siglarono una convenzione della durata di un anno che prevedeva a carico del Comune, senza onere per la proprietà, pulizia del castello, custodia e vigilanza degli arredi restaurati e ricollocati nel castello». «Con lettera del 4 agosto la Regione ci ha chiesto di rinnovare questa convenzione per un anno – continua – in attesa di definire la questione con Marachella e rifare il bando per una gestione vera e propria, procedendo anche ad alcuni interventi ancora da ultimare». All’incontro a Torino «abbiamo chiesto garanzie e il coinvolgimento dei Comuni delle costituende Unioni montane dell’Alta Val Tanaro e del Monregalese, da Pamparato a Vicoforte interessati almeno quanto noi». «L’appoggio degli altri Comuni, con cui intendiamo confrontarci al più presto, è fondamentale – precisa Di Steffano –. La Regione dovrebbe venirci incontro anche sulle spese di custodia e fornirci un serio piano di rilancio turistico del castello. Al momento non abbiamo firmato alcun rinnovo. Ci saranno altri incontri». Sul contratto di affidamento al Gruppo torinese fallito: «Stiamo aspettando dalla Regione di poterne prendere visione. L’aggiudicataria ha poi trasferito l’allevamento di asine in correria in capo all’azienda agricola Coluè che, a sua volta, ha affittato detta attività a “Honky Donky - HD sarl” con sede a Diano d’Alba. Anche se in Regione pare non risulti il subentro delle successive società».
Castello di Casotto: si coinvolgano la valle Tanaro e il Monregalese
Un’agenda ricca di appuntamenti quella del sindaco di Garessio, alcuni sulle questioni collegate al fallimento Marachella