C'è un elemento nella musica di Nicolas Roncea che si riconosce subito, al primo accenno: l'immediatezza. Quell'elemento che permette a questo “finto” cantautore di liberarsi degli schemi usati da chi interpreta il songwriting con canoni ben prestabiliti e di proporre un suono che magari sa anche di vecchio (la matrice grunge), ma che è fatto di linee melodiche orecchiabili e al contempo originali.
Il primo volume di Eight (un progetto in cui l'artista propone tre blocchi composti ciascuno di 8 canzoni con un tema musicale, in questo episodio acustico voce e chitarra, e una linea di video distribuiti sul canale Youtube) è un condensato di semplicità e intimità. Quello che arriva in modo diretto non è forse la “pulizia” e la precisione nell'esecuzione (che l'artista ama sempre proporre un po' “sporca”) ma sono le linee melodiche dei suoi brani (su tutti l'iniziale Forever With Her Ghost, la ritmata the Storm e Mary J che emerge dirompente rispetto a tutto il resto) che, quasi come le storie raccontate nelle sue canzoni, si posano delicatamente nella memoria e poi poco per volta si diluiscono in bocca pronte per essere ripetute, fischiettate o cantate con un sottile filo di voce. Eight vol.1 non è che il primo blocco di un progetto ben più ampio, coraggioso e ambizioso, di cui bisognerà ancora comprendere fino in fondo i contorni, le dimensioni (sicuramente ci sarà da aspettarsi qualcosa di diverso dai volumi successivi) e la portata. Quello che è più certo è come Roncea sia una delle realtà più interessanti che la provincia di Cuneo stia proponendo in questi anni.