La Fenice è risorta. E ha premiato il rione vecchio, la torre colorata di giallo e rosso. Il Palio 2014 ha preso la Fune ed è salito a Piazza, per la prima volta. Ma la vittoria va oltre: ed è quella di una città che, forse al di là di qualunque previsione, si è scoperta combattiva e legata a una tradizione rinata quasi per caso.
C’è chi dice che la differenza fra un Palio e un torneo stia nel fatto che il secondo è un gioco, ma il primo è una battaglia. E forse un po’ è così: nel senso che più che la disciplina conta il calore. Che sì, va bene la tattica, ma poi prevale il “vale tutto”. E così in uno scoppio di campanilismo rionista, Mondovì si è riscoperta quella di vent’anni fa. Per cinque giorni, dal 4 all’8 settembre, il Parco Europa trasformato nella Libera Repubblica del Palio è stato invaso dalle squadre. Agguerrite, tutte e nove. E ha vinto Piazza. L’8 settembre il Mons Regalis ha incoronato i vincitori di un Palio tutto nuovo, che torna dopo una lunghissima pausa di 15 anni. Capitan Marco Rizzi e il Priore Mattia Germone hanno festeggiato la Madonna patronale sollevando lo stendardo. Sacro e profano… diciamo, con un leggero accento sul profano.
ARTICOLO COMPLETO SULLO SPECIALE PALIO DI 8 PAGINE sull'Unione, in edicola o in edizione digitale per gli abbonati.
Include: foto, cronache delle gare, intervista al Maestro Priore e... un nuovo quiz!