Riscaldati da questi settembrini raggi di sole, ci godiamo l’ultima appendice dell’estate, tutt’al più, impaniamo i primi funghi, ma di certo non pensiamo ancora ad un inverno che sembra lontanissimo. Non si può dire lo stesso per i nostri primi cittadini, che sono stati all’improvviso “catapultati” nelle preoccupazioni invernali. Quasi tutti, infatti, hanno ricevuto una lettera da parte della Provincia, che li ha presto fatti sobbalzare. Tratti di strade provinciali che, si dice, non avrebbero le caratteristiche per essere considerate tali. Questo, il cuore del problema. Zone “speciali”, che appartengono alla Provincia, ma che l’Ente vorrebbe “affidare” al Comune, per quanto riguarda lo sgombero della neve. I primi cittadini, com’è ovvio, non nascondono il malcontento, evidenziando una serie di problematiche sia logistiche che economiche. Innanzi tutto, spiegano, a mancare è la chiarezza: come si può decidere che un’infrastruttura di proprietà provinciale, da un giorno all’altro diventi di competenza comunale? E poi, dove si troveranno i soldi per lo sgombero? Tanto più adesso, a bilanci approvati. Queste le considerazioni che arrivano, quasi all’unanimità, dai Comuni coinvolti. In effetti, mentre ci sono paesi che devono accollarsi appena un centinaio di metri, a quasi tutti toccano quattro o cinque chilometri. Ad alcuni, poi, ad esempio Clavesana, Montaldo M.vì e Frabosa Sottana, sembra che ne vadano ben nove, dieci e quattordici, il che significa costi ingentissimi.
Chi toglierà la neve?
La Provincia avverte «I soldi non bastano» e “taglia” alcuni tratti di strada