Con lo sguardo, per nulla distratto anzi del tutto suggestivo, sul Monastero “Madonna della Fiducia” a San Biagio di Mondovì, sabato scorso in un pomeriggio di pieno sole, sotto un cielo terso, nel salone gremito della biblioteca, si sono intrecciate voci autorevoli, per una rievocazione storico-spirituale dei mille anni di questo luogo monastico, passato attraverso varie stagioni e traversie. “A partire da Fruttuaria: un millennio di esperienze monastiche a San Biagio di Mondovì (1014-2014)”, il tema della giornata di studi ed approfondimenti, contando sugli interventi del prof. Rinaldo Comba (Università di Milano) che si è soffermato sulla “Riforma della Chiesa latina e scisma d’oriente”; del prof. Alfredo Lucioni (Università Cattolica di Milano) che è risalito alla presenza de “I monaci fruttuariensi a San Biagio (secoli XI-XV)”; e di p. Cesare Falletti (priore del Monastero cistercense “Dominus Tecum” a Pra ‘d Mill di Bagnolo P.te) che ha rivisitato con affetto e stima “Padre Filiberto Guala profeta del monachesimo d’oggi”. Ha offerto spunti anche il vescovo di Mondovì, mons. Luciano Pacomio, che ha attualizzato il millennio monastico alla luce delle sfide di oggi. All’incontro, promosso dallo stesso Monastero e dalla Società per gli Studi storici di Cuneo, era presente anche il vescovo emerito di Alba mons. Sebastiano Dho. Tutto il materiale della giornata sarà raccolto in formato digitale dal Monastero di San Biagio di Mondovì, tel. 0174/686298 (e-mail: monastero@libro.it), per consentirne un’ulteriore fruizione.
Priorato benedettino fondato nel 1014 da Eriberto di Morozzo e donato all‘Abbazia di Fruttuaria (S. Benigno Canavese), il sito del Monastero sanbiagese si è formato intorno ad un oratorio costruito già tra il IX e il X secolo, primo centro devozionale dedicato a S. Biagio, si è poi ampliato nel IX secolo con la chiesa monastica a tre navate. Nel XIII secolo la chiesa è stata affrescata nella zona presbiteriale e nella abside della navata laterale. Dopo la partenza dei monaci nel XV secolo, la chiesa è diventata Parrocchia ed è rimasta tale fino al 1904 quando è stata edificata la nuova parrocchiale al centro del paese. Allora anche la chiesa è stata usata come fienile dalle famiglie di contadini che ormai da secoli abitavano nel monastero trasformato in cascina. Nel 1972 p. Filiberto Guala monaco trappista delle Frattocchie (Roma), con la sua esperienza di manager prima di entrare in monastero, vi dedicò vigorose energie per recuperare il complesso, iniziando la coraggiosa opera di restauro. E la figura singolare ed affascinante di p. Filiberto Guala (ritiratosi a Roma nell’84 e deceduto nel 2000, all’età di 93 anni) è stata messa in luce da p. Cesare Falletti, con tratti anche inediti.
Un compleanno millenario: il monastero di San Biagio
Monastero “Madonna della Fiducia” a San Biagio di Mondovì: sabato scorso si sono intrecciate voci autorevoli, per una rievocazione storico-spirituale dei mille anni di questo luogo monastico.