Occupazione: ancora venti di crisi

Dal cinque agosto per gli 84 lavoratori dello stabilimento garessino “Mwb”, ex “Graziano Trasmissioni”, si è aperta la cassa integrazione straordinaria a zero ore

Dal cinque agosto per gli 84 lavoratori dello stabilimento garessino “Mwb”, ex “Graziano Trasmissioni”, si è aperta la cassa integrazione straordinaria a zero ore. A settembre è ripresa la produzione su circa 35 lavoratori mentre sui restanti continua la cassa integrazione a rotazione. Nel corso delle settimane, l’Amministrazione comunale si è adoperata per accelerare l’anticipo sull’erogazione dei salari dall’Inps, i cui tempi d’attesa generalmente si aggirano intorno ai 7-8 mesi. E per fare il punto insieme a lavoratori e Rsu, ha convocato una Commissione lavoro martedì pomeriggio 16 settembre. «Abbiamo contattato le banche locali – spiega il consigliere Emiliano Sappa presidente della Commissione lavoro – che ci hanno manifestato la propria disponibilità ad anticipare i pagamenti dell’Inps; presupposto per proseguire l’iter era l’esistenza di copia della domanda di ammissione alla cassa integrazione, senza la quale la procedura rimaneva bloccata». «La domanda è stata regolarmente presentata e ne abbiamo trasmesso copia – afferma Marco Maniezzi amministratore “Mwb” –. La pratica ha richiesto tempo perché la documentazione che andava allegata era complessa e anche le ferie di agosto non hanno certo agevolato». «Ne abbiamo ricevuto comunicazione solo martedì pomeriggio in Commissione lavoro – precisa il vice sindaco Bruno Bologna –. Ora potremo proseguire i contatti già avviati con le banche affinché i lavoratori possano vedersi al più preso anticipati i salari». Emiliano Sappa: «Il Comune di Garessio aveva già anche manifestato alle banche la disponibilità a contrattare sull’anticipo degli interessi, nel caso fossero sorti problemi con il datore di lavoro». Per i lavoratori “Mwb”, oltre che di cassa integrazione si parla anche di mobilità volontaria. «Si potrebbe aprire un processo di mobilità – spiega Davide Mollo, Fiom Cgil Cuneo – che abbiamo chiesto sia accompagnata da incentivi. L’azienda ha eleborato un computo più specifico che, nell’ottica di un’attività a pieno regime e, tenuto conto di alcuni macchinari obsoleti, garantirebbe occupazione a 60-65 lavoratori». «La valle in generale, e Garessio nello specifico, presentano una situazione occupazionale che preoccupa – conclude Sappa – nei cui confronti l’attenzione dell’Amministrazione comunale è massima». Si aggiunge pure Sanofi Aventis: nello stabilimento garessino che occupa 170 persone, si è appena conclusa la prima delle dieci settimane di cassa integrazione guadagni ordinaria a rotazione su 60 lavoratori; per i restanti opera un piano di smaltimento ferie. Erano quarant’anni che nello stabilimento farmaceutico di via Lepetit non si faceva cassa integrazione.

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