Cambio nel Consiglio di amministrazione della Casa di riposo “Renzo Merlino” di Ormea, che dall’agosto 2011 ha trasferito uffici, ospiti e personale da viale Cagna nella nuova struttura di via Orti. Il nuovo presidente è Luciano Obbia, già a capo della locale Croce Bianca, affiancato nel Consiglio da Tullio Galvagno, Giovanni Pelazza, Monica Seno e Federico Sappa. «La residenza per anziani sta attraversando un momento molto particolare – afferma il sindaco Giorgio Ferraris –: gli ultimi due bilanci dell’Ente sono stati chiusi in passivo e, in due anni, si sono accumulati circa 150.000 euro di disavanzo. E’ una situazione molto critica, alla quale occorre mettere tempestivamente rimedio». «L’Amministrazione comunale – aggiunge – esprime la più completa disponibilità a collaborare per riuscire a venir fuori da questa situazione; in caso contrario le conseguenze potrebbero essere pesanti. Riteniamo di aver nominato un gruppo di amministratori sicuramente capaci e motivati». L’Ipab di Ormea offre 25 posti letto per autosufficienti e 20 per non autosufficienti. Ad oggi il numero degli ospiti è salito a 41, di cui 18 non autosufficienti. Le rette sono tra le più basse nel mercato, per una struttura che è nuova e di pregio. Il neo presidente Obbia: «Lavoreremo per riuscire a contenere le spese senza però incidere sulla qualità dei servizi resi che è decisamente alta. La struttura dovrà lavorare al massimo delle sue potenzialità. I sacrifici andranno fatti, ma non a discapito degli assistiti». Ferraris: «Abbiamo grande fiducia nelle capacità amministrative e organizzative di Luciano Obbia che, in pochi anni, ha portato la Croce Bianca di Ormea da una situazione deficitaria a bilanci in attivo che hanno consentito di ristrutturare il vecchio deposito dell’area ferroviaria e ricavarne delle sedi accoglienti per i mezzi e i volontari della Croce Bianca e dei Vigili del Fuoco».
Cambio ai vertici della “Renzo Merlino” di Ormea
Il sindaco Ferraris: «Gli ultimi due anni per la Casa di riposo sono stati difficili con 150 mila euro di disavanzo»