Dopo l’emergenza continua la solidarietà. A due anni dall’inizio del gemellaggio tra le Chiese di Piemonte e Valle d’Aosta con le tre comunità parrocchiali di Medolla mercoledì dal Piemonte è partita una delegazione per offrire il segno della vicinanza e testimoniare la volontà di continuare su questa strada con gesti concreti. Per due giorni mons. Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli, mons. Francesco Ravinale, vescovo di Asti, mons. Giuseppe Guerrini, vescovo di Saluzzo, e una piccolo gruppo di direttori Caritas guidati dal delegato regionale Pier Luigi Dovis, incontreranno le comunità di Medolla, i vescovi e il clero della bassa Modenese sui temi pastorali, e le autorità civili. “La visita - anticipa Dovis - vuole rinsaldare il gemellaggio, affermare che questo rapporto di solidarietà non è legato solo all’emergenza. Oltre che dare un ulteriore significato di speranza alla gente di Medolla in questo periodo in cui si stanno abbattendo molte case pericolanti e che per tanti ciò riporta alla memoria i momenti del terremoto. E poi l’occasione per far sentire diciassette Chiese vicino alla vita di questa comunità”. I vescovi piemontesi avranno modo di vedere sul campo il risultato della colletta realizzata due anni fa in Piemonte e Valle d’Aosta, oltre 800mila euro, ma sarà anche l’opportunità per lanciare borse lavoro e di sostegno alle famiglie che non sono ancora riuscite a riprendersi dopo aver perso tutto nei giorni del terremoto.
Gemellaggio Caritas del Piemonte nella bassa Modenes
Cosa si è ricostruito insieme dopo il terremoto